Il turismo trentino e' in salute e sta affrontando con gli strumenti migliori il momento di crisi congiunturale a livello internazionale. Nessuna crisi dunque, per il governatore trentino Dellai e per il responsabile di settore Mellarini.
Gli alberghi di lusso in Val di Fassa e in molte altre zone trentine, svenduti in questi giorni a 20 euro, gli appartamenti sfitti in ogni zona del Triveneto e un agosto che si dimentica del "tutto esaurito", sembrano essere frutto solo dell'immaginazione degli albergatori.
C'è anche chi sta peggio
I massimi rappresentanti del turismo in Trentino: il governatore Lorenzo Dellai e l'assessore competente Tiziano Mellarini, ricordano invece che c'è anche chi sta peggio: "in Italia ad esempio, i dati indicano una contrazione di presenze turistiche fino al 50%, mentre in Trentino le ultime rilevazioni propongono un aumento: +9,3% a maggio e piu' 0,9% a giugno''.
Come dire, che non c'è da preoccuparsi se le cose non vanno bene, perchè ci sono zone dove si va addirittura molto peggio. I dati dell'Alto Adige presentano infatti, incrementi in maggio e un calo del 10% in giugno.
La situazione turistica necessita di un vero ripensamento generale, come è stato ricordato anche a Riva del Garda durante la Conferenza dedicata al turismo (si veda pezzo allegato).