Il terzo impegno è quello di guardare avanti: noi non vogliamo vivere solo di ricordi, ma vogliamo invece investire sui giovani per creare una rete gloobale di conoscenze, ma anche di opportunità. Abbiamo bisogno della fantasia di tutti, di uno grande sforzo di creatività. Ma abbiamo soprattutto bisogno che le associazioni che organizzano il mondo dell’emigrazione ritrovino unità d’intenti, mettendo sul piatto ciò che unisce rispetto a ciò che divide. Abbiamo bisogno che i temi dell’emigrazione vengano poi affontati pubblicamente con discernimento, isolando i facinorosi e quelli che voglion crear gazzarra senza scopo. Rino, Gianni e Luigi ci hanno insegnato che il mondo dell’emigrazione ha soprattutto bisogno di persone che voglion lavorare e che sanno anche che cosa sia l’educazione e il comportarsi da saggi".
A Storo l’emigrazione in festa – Storo per due giornate intere si è riempita dei colori dell’emigrazione, con un retrogusto amaro pensando a chi non ha potuto esser presente. E’ ormai tradizione che ogni anno una borgata del Trentino ospiti l’appuntamento con i discendenti di quelli che se ne andarono per cercar fortuna altrove: un modo per rivedersi, per conoscersi e per conoscere il Trentino, quella "terra madre" mai dimenticata e, spesso, mai vista e solo sognata, immaginata. Quest’anno è toccato a Storo, per la seconda volta, perché qui cent’anni fa esatti venne fondata la Società Americana di Storo.
La festosa allegria, però, che ha sempre circondato i discorsi ufficiali delle autorità, la santa messa celebrata dall’arcivescovo, i convegni, le mostre, gli spettacoli di musica e di teatro e la sfilata per le vie del paese quest’anno era attenuata dalal consapevolezza di chi era assente. Rino Zandonai, direttore della Trentini nel Mondo, Giovanni Battista Lenzi, consigliere provinciale ed ex Consultore per l’Emigrazione, Luigi Zortea, sindaco di Canal San Bovo, di ritorno dal Brasile dov’erano stati proprio per l’ennesima missione in terra di emigrazione, sono morti in un tragico incidente aereo che ha riempito per settimane le pagine di cronaca di tutto il mondo.
Dei tre amici hanno parlato Alberto Tafner, presidente della Trentini nel Mondo ("Oggi è una giornata finalmente serena: da lassù Rino vuol controllare che noi si stiua organizzando il tutto senza nessun intoppo!"). Di loro ha parlato l’arcivescovo mons. Luigi Bressan all’omelia della santa messa celebrata stamani nella chiesa
parrocchiale di Storo ("Noi guardiamo ai nostri tre amici con la stima e con l’affetto di chi vuole continuare in vece loro la missione che hanno avviato"). Di loro ha parlato anche il Presidente Lorenzo Dellai nel suo discorso ufficiale: "Certo, l’amaro sapore del distacco, improvviso e immotivato, lo sentiamo ancora, mentre sul cuore ci pesa tuttora, e peserà anche in futuro, l’assenza dei nostri amici.
Ma il ricordo della loro dedizione assoluta, del loro impegno e della loro testimonianza che s’è consumata fino all’ultimo istante delle loro vite riempie oggi la nostra esistenza, la riempie di impegni ancor più pressanti e profondi, di idee e di progetti che abbiamo messo in campo assieme e che adesso tocca a noi portare a termine. Perché, e questo è il bello dell’amicizia vera, Luigi, Giovanni Battista e Rino sono ancora qui con noi, lavorano con noi attraverso noi, riempiono il vuoto lasciato con la loro memoria…"
E tra questi impegni pressanti, tre sono quelli ricordati da Dellai: l’impegno a render più coeso e robusto l’insieme dei rapporti di amicizia, si scambi e di comunicazioni con i Trentini sparsi per il mondo; l’impegno ad essere solidali in concreto, e non solo a parole, con quei Trentini emigrati che non hanno avuto fortuna e che versano ancora oggi in condizioni spesso disastrose; l’impegno infine, a guardare avanti, puntando sui giovani e sulla loro voglia di creare, di inventare una rete delle conoscenze, ha detto il presidente, ma anche delleopportunità.
La festa è stata completata da un breve momento di riflessione davanti al Monumento dell’Emigrante e dagli interventi delle autorità convenute (il presidente del Consiglio provinciale Gianni Kessler, il sindaco di Storo Settimo Scaglia, il vicegovernatore della provincia argentina del Chaco, Alberto Tafner e Uliviero Vanzo, rispettivamente presidenti della Trentini nel Mondo e dell’Unione delle Famiglie dei Trentini).
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