Anche il Centro Studi Buzzati – che attualmente è ospitato nella sede IULM cittadina -, rivolge un accorato appello a tutti i soggetti istituzionali e accademici interessati affinché evitino alla città e al suo comprensorio la perdita di questa importante realtà bibliotecaria provinciale.
Bianca Maria Da Rif ricorda inoltre agli stessi soggetti che anche il centro di documentazione e ricerca, nonché biblioteca specializzata, del Centro Studi Buzzati (che conserva un patrimonio librario, documentario e culturale unico al mondo sullo scrittore di origine bellunese) dovrà poter trovare spazio all’interno del futuro polo bibliotecario cittadino ipotizzato dallo stesso comitato promotore.