Prima della celebrazione della solenne funzione religiosa officiata dai due assistenti spirituali delle Federazioni delle Compagnie Schützen don Josef Haselwanner e don Paul Rainer e dal mantovano don Sergio Ferrari, è stata inaugurata una stele realizzata dal trentino Johann Jacob e voluta dal Comune di Mantova in ricordo dell’Eroe barbone che venne fucilato dai Francesi a Porta Giulia.
"Oggi ricordiamo un eroe – ha detto Panizza nel suo intervento ufficiale, – che ha anteposto gli interessi della sua comunità al proprio diritto di vivere. È stata la sua una grande lezione di civiltà e di generosità, un’abnegazione che ha molto da insegnarci anche oggi. L’anno di manifestazioni in suo ricordo che si chiude ci ha fatto scoprire una storia comune, che si sta concretizzando in una Euro-regione nel cuore dell’Europa dei popoli e delle lingue. Una realtà che deve ora passare ad atti concreti, condivisi e diffusi in tutti gli strati delle nostre comunità".
Per un giorno la tranquilla città di Mantova è stata invasa dai cappelli piumati e dalle sgargianti divise degli Schützen, accorsi numerosi in pianura per la commemorazione ufficiale del bicentenario dalla morte dell’eroe sudtirolese Andreas Hofer, che nel 1809 si mise alla testa dei rivoltosi contro i soprusi perpetrati dai Bavaresi e dai Napoleonici e che venne fucilato a Porta Giulia, in località Cittadella di Mantova, il 20 febbraio 1810. Ogni anno folte rappresentanze di Schützen provenienti dal Tirolo austriaco, dal Südtirol e dal Trentino si ritrovano al parco pubblico intitolato ad Andreas Hofer nel giorno in cui si ricorda la fucilazione dell’oste di San Leonardo in Passiria. Quest’anno, però, nella ricorrenza del bicentenario da quella funesta data, la piccola frazione a nord di Mantova è stata letteralmente intasata dai moltissimi ospiti del Tirolo storico.
La giornata si è aperta ufficialmente con la rassegna d’onore agli Schützen schierati da parte delle autorità presenti – Günther Platter per il Tirolo austriaco, Luis Durnwalder per il Südtirol, Franco Panizza per il Trentino – e con il consueto indirizzo di saluto rivolto loro dal presidente della Federazione delle Compagnie Schützen del Tirolo storico Hermann Huber. Dopo di che è stata scoperta una bella stele scolpita dall’artista trentino Johann Jacob e voluta dal Comune di Mantova, che per l’occasione ha provveduto anche a restaurare e riordinare il parco che ospita il monumento dedicato all’Hofer che, non dimentichiamolo, durante il processo subito a Mantova poté godere di una difesa grazie ad una colletta raccolta dai Mantovani.
La santa messa, celebrata come di consueto all’aperto da don Josef Haselwanner e da don Paul Rainer, assistenti spirituali delle Federazioni delle Compagnie Schützen, e da don Sergio Ferrari, ha sottolineato con la solennità delle preghiere e con la autorevolezza dell’omelia la sacralità del momento vissuto stamani a Mantova. la banda musicale di Dodiciville di Bolzano ha accompagnato alcuni momenti della messa, mentre al termine gli alunni della Scuola Tazzoli di Mantova, Istituto comprensivo "Levi" e dei bambini della parrocchia di San Michele Arcangelo di Cittadella hanno intonato "Zum Mantua in banden" l’inno ad Andreas Hofer.
La parte ufficiale della mattinata è poi stata aperta da un breve indirizzo di saluto del presidente della Circoscrizione Nord della città di Mantova Alessandro Campera e dall’intervento del sindaco della città lombarda Fiorenza Brioni ("Poche volte l’animo più profondo dei Mantovani si è mostrato in modo così esplicito come nell’incontro con la figura di Andreas Hofer. A poche centinaia di metri da questo parco dedicato all’eroe tirolese noi ricordiamo con un monumento l’eroe risorgimentale Pietro Fortunato Calvi: il mio sogno è che un giorno entrambi i nostro eroi possano essere celebrati nel medesimo luogo.
L’ambasciatore austriaco a Roma Berlakovits, nel suo indirizzo di saluto, ha espressamente citato quanto ebbe a dire un giorno il nostro presidente Dellai: "Tutti noi abbiamo girato il nostro sguardo all’indietro per chinarci sulla nostra storia, perché così facendo siamo in grado di guardare in avanti per costruire una grande Euro-regione nel cuore dell’Europa".
E se il Capitano del Tirolo Gunther Platter nel suo intervento ha sottolineato l’importanza che hanno ancor oggi i valori incarnati dall’Hofer, Luis Durnwalder, per la Provincia autonoma di Bolzano, ha esplicitamente invitato i trentini e i bolzanini di lingua italiana a sentirsi a casa loro quando sono a Bolzano o a Innsbruck. "Mi auguro che tutti assieme si intraprenda un’azione diffusa per tutelare e per valorizzare l’identità del Tirolo storico, lavorando assieme per l’Europa!"
Infine Franco Panizza ha messo in luce i valori profondi di cui Andreas Hofer è stato ed è portatore: "Sono i valori della Famiglia, della Patria, della religiosità, ma anche della solidarietà e della condivisione. sono i valori che oggi vanno riletti alla luce della contemporaneità, ma che ci aiutano a meglio conoscere una pagina importante della nostra storia comune. Oggi celebriamo non solo una fucilazione, ma anche un ritrovarci tutti assieme, accomunati nel nome di chi si prese sulle spalle il peso di un’enorme responsabilità.
Oggi noi quella stessa responsabilità vogliamo invece condividerla e suddividerla fra tutti coloro che si impegnano e lavorano nell’ambito delle comunità che fanno parte del Tirolo storico. Le nostre istituzioni, gli organismi rappresentativi della volontà popolare dei tre territori hanno già deciso di istituzionalizzare una collaborazione fattiva e concreta e di impegnarsi per la costruzione di una Euro-regione viva, solidale e apertamente europeista. Il nostro impegno, ora, si fa più pressante perché anche a livello di cittadini, di istituzioni periferiche, di musei, di scuole, di associazioni culturali, sportive e ricreative si cominci a pensare in una dimensione più ampia, che consente alle lingue e alle culture di incontrarsi e di arricchirsi a vicenda. Sta tutta qui la grande lezione dell’Hofer: nell’aver intuito che è solo nell’unione, nella coesione, nella condivisione che è possibile costruire qualcosa di solido e di produttivo".
Una salva d’onore sparata al cielo dalla Compagnia d’onore Schützen di Termeno e la deposizione di una corona d’onore comune delle tre giunte del Tirolo storico ha concluso la mattinata, che ha visto anche l’intervento dello storico Meinrad Pizzinini di Innsbruck e l’esecuzione dell’inno ufficiale intitolato ad Andreas Hofer. Nel primissimo pomeriggio autorità, Schützen e semplici cittadini si sono trasferiti nel centro storico di Mantova, e precisamente nel cortile interno di Palazzo d’Arco, che fu proprietà dei nobili trentini d’Arco e che il 19 febbraio del 1810 ospitò il processo sommario al quale l’Hofer venne sottoposto, con relativa condanna a morte fatta eseguire il giorno successivo alla Cittadella.
Dopo una breve introduzione musicale, al cospetto dei rappresentanti ufficiali delle Province autonome di Trento e di Bolzano e del Land Tirolo e dei presidenti delle tre Federazioni degli Schützen, la Federazione delle compagnie Schützen del Tirolo storico ha deposto una sua corona ai piedi della targa che ricorda ai contemporanei gli avvenimenti di quel lontano 20 febbraio 1810. Il secondo appuntamento della giornata con le manifestazioni hoferiane, per l’assessore Panizza, è poi scoccato nel pomeriggio quando, all’Auditorium Melotti del MART, a Rovereto, i giovani dell’Orchestra Fiati del "Liceo A.Rosmini" hanno offerto un gran concerto dedicato all’oste Barbone. Nel corso della serata è stato eseguito anche la composizione "Mantua" armonizzata per banda.