Un cambio di programma che ha fatto infuriare in particolar modo la direttrice dell’ufficio scolastico regionale Carmela Palumbo che si sarebbe riservata di denunciare l’accaduto all’assessore regionale Elena Donazzan. Secondo il programma della giornata, l’inno di Mameli doveva essere cantato da un coro, ma una ventina di minuti prima del taglio del nastro il portavoce del governatore l’avrebbe fatto sostituire con il "Va, pensiero".
Secondo il governatore Zaia, invece, l’inaugurazione della scuola di Fanzolo di Vedelago si è svolta come da programma, con l’inno d’Italia. Il presidente del Veneto, in una nota, vuole chiudere la polemica precisando di non essere "intervenuto sul programma della manifestazione. L’inno di Mameli è stato regolarmente cantato dal coro al momento del taglio del nastro; credo che queste precisazioni siano utili per chiudere definitivamente una polemica che non aveva e non ha ragion d’essere".
Zaia su Vedelgao – "Forse c’è stato un problema logistico – taglia corto Zaia su un giornale nazionale – il taglio del nastro era lontano dal coro. Può essere che qualcuno che stava dall’altra parte del piazzale non abbia sentito. L’inno di Mameli è stato eseguito. Alla fine della cerimonia. Lo ha confermato anche il maestro del coro, 60 elementi, tutti adulti. Sono uomini scafati, se si sono fatti fregare da una domanda perniciosa di un giornalista è meglio che si prendano un po’ di vacanze e si riposino il cervello. Ronchi è venuto da me settimana scorsa: in ufficio c’era il tricolore".
Le dichiarazioni del governatore dopo l’inaugurazione – "Quando si apre una scuola si chiude un carcere – scive Zaia – all’inaugurazione della scuola primaria di Vedelago, in provincia di Treviso". E aggiunge:" Nel mondo della piccola e media impresa la formazione è un alleato strategico della crescita sociale dei nostri territori. E il federalismo rappresenta lo strumento per difendere e tutelare le nostre comunità.L’occupazione è un obiettivo che si può raggiungere attraverso l’ausilio della famiglia e di un modello educativo che recuperi anche il valore della manualità.Oggi la laurea costituisce un titolo di studio fondamentale ma non possiamo dimenticare l’importanza di valorizzare le diverse fasi dell’apprendistato che partono dall’insegnamento primario che si svolge in scuole come queste. Una comunità che si raccoglie in piazza per inaugurare una scuola sottolinea le proprie radici cristiane, che in questa Regione fanno parte dell’identità del popolo.
L’occupazione è un obiettivo che si può raggiungere attraverso l’ausilio della famiglia e di un modello educativo che recuperi anche il valore della manualità. Oggi la laurea costituisce un titolo di studio fondamentale ma non possiamo dimenticare l’importanza di valorizzare le diverse fasi dell’apprendistato che partono dall’insegnamento primario che si svolge in scuole come queste. Una comunità che si raccoglie in piazza per inaugurare una scuola sottolinea le proprie radici cristiane, che in questa Regione fanno parte dell’identità del popolo".