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Terremoto in Emilia, Aiutiamo con un Sms solidale al numero 45500

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Ecco come aiutare –
Le popolazioni della bassa modenese colpite dal terremoto. Al momento, le operazioni di gestione delle emergenze sono effettuate da personale e volontari di protezione civile, già addestrati per gestire i soccorsi e portare aiuto alla popolazione. Numero verde dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile 800 – 333 – 911 dal sito della protezione civile regionale.

SOSTEGNO ECONOMICO – Al momento l’esigenza principale è quella del sostegno economico attraverso una donazione. La Provincia di Modena ha attivato un conto corrente sul quale è possibile effettuare versamenti per raccogliere risorse che saranno interamente devolute alle persone colpite dal terremoto: codice Iban IT 52 M 02008 12930 000003398693, indicare la causale "terremoto maggio 2012".

È attivo un servizio di sms solidale: al numero 45500 si possono donare due euro per dare un aiuto alle popolazioni delle zone colpite dal terremoto. L’iniziativa è frutto di un accordo tra Regione Emilia Romagna e Protezione civile Nazionale. Anche il Comune di Finale Emilia ha attivato un conto dedicato all’emergenza: per donazioni codice Iban IT 82 E 06115 66750 000000 133314“.

(Adnkronos) – Il Cdm vara decreto legge, deroga del Patto di Stabilità. Trovato morto l’operaio disperso (VIDEO). Altre 60 scosse nella notte. Monti: "Nessuno sarà lasciato solo". Napolitano: ‘Politiche di prevenzione sono state inadeguate’. Procuratore di Modena: ‘Chiariremo perché edifici recenti sono crollati’. Cancellieri: ‘In Emilia morti sul lavoro’. Si mobilita l’Unesco: missione per ricostruire il patrimonio culturale. Papa: ‘Il mio pensiero alle popolazioni colpite dal sisma’. Manifestazione sindacati slitta dal 2 al 16 giugno. Le immagini dall’alto delle zone colpite /VIDEO. L’intervento dei Vigili del fuoco (FOTO)

E’ salito a 17 il bilancio delle vittime del sisma di ieri in Emilia. E’ stato infatti recuperato il corpo del quarto operaio, un giovane di 25 anni, che risultava disperso dopo il crollo del capannone dell’Haemotronic avvenuto a Medolla, in provincia di Modena, a causa del sisma. Lo ha confermato la Protezione civile, dopo il riscontro con il 118, i vigili del fuoco e i carabinieri. Al momento dunque i morti accertati nel crollo dell’azienda biomedicale sono in tutto quattro. La prima vittima era stata recuperata subito la prima scossa tellurica.

Mentre lotta tra la vita e la morte la donna di 59 anni estratta viva ieri dalle macerie di un crollo a Cavezzo, in provincia di Modena. La donna, che è rimasta per ore sotto il peso dei detriti prima di essere salvata dai soccorritori, è ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Baggiovara a Modena e la sua prognosi resta riservata. La 59enne non è cosciente e ha riportato svariati traumi da schiacciamento su tutto il corpo. Le sue condizioni sono giudicate molto gravi.

Quella appena trascorsa è stata una lunga notte di ansia e paura nelle tendopoli per gli sfollati. Decine di scosse, 60 quelle registrate dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, seppure non violente, hanno accompagnato e interrotto il sonno leggero delle migliaia di persone rimaste senza un tetto nel modenese, ma anche in provincia di Bologna e nel ferrarese, dove sono attendati gli sfollati del terremoto del 20 maggio. Fuori dalle tendopoli si continua a scavare per rimuovere le macerie. I feriti sono centinaia tra cui 12 ricoverati in gravi condizioni all’ospedale Baggiovara di Modena.

Un’altra scossa è stata avvertita questa mattina dalla popolazione nelle province di Modena e Mantova. I comuni prossimi all’epicentro Novi di Modena e Concordia, in provincia di Modena, e Moglia, in provincia di Mantova. L’evento sismico è stato registrato alle 8 con magnitudo 3.8. Un’altra scossa è stata rilevata alle 14.01 con magnitudo 3.2. I comuni prossimi all’epicentro Mirandola, Medolla, e San Possidonio.

Il prefetto Franco Gabrielli, capo della Protezione Civile, ha iniziato questa mattina una ricognizione in tutti i centri principali del cosiddetto ‘cratere’ ovvero l’area del Modenese colpita dal sisma di ieri. ‘Stiamo facendo con il presidente della Regione Vasco Errani una ricognizione su tutto il territorio per far fronte alle esigenze di accoglienza e quindi allestire e potenziare i necessari punti di riferimento per i cittadini’, ha spiegato Gabrielli.

"Sono fiducioso che riusciremo a superare anche questa nuova grave emergenza ma non c’è dubbio che bisogna cambiare completamente le politiche pubbliche, perché dal lato della prevenzione sono state gravemente inadeguate, e poi quando arriva il conto ci si accorge che è ben più salato di quello che sarebbe stato con politiche della prevenzione ben più efficaci" è il monito lanciato oggi dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel corso del suo intervento davanti al Consiglio comunale di Pordenone.

Il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, ha ricordato le vittime intervenendo in occasione della presentazione del protocollo di legalità firmato con l’Enel. ‘Ricordo con dolore i morti dell’Emilia che sono morti sul lavoro e che in maggioranza erano operai e imprenditori’ sono state le parole del ministro, salutate dalla platea con un applauso.

"Penso che tutta Italia si aspetti da noi la risposta ad una domanda: perché sono crollati miseramente edifici di recente costruzione, ed è a questa domanda che daremo risposta" ha spiegato all’Adnkronos il procuratore capo della Repubblica di Modena, Vito Zincani, che ha aperto un fascicolo sui morti provocati ieri dal terremoto. "Al momento non ci sono iscritti nel registro degli indagati" ha detto Zincani, precisando però che l’inchiesta, che ipotizza il reato di omicidio colposo, è ancora nella fase preliminare.

"Stiamo localizzando tutti i luoghi dei decessi – ha chiarito – e apriremo un fascicolo per ciascun morto. Quindi faremo uno screening dei casi. E’ evidente che ci sono alcuni episodi in cui le morti sono state accidentali, mentre per i casi di crolli di manufatti recenti faremo tutti gli approfondimenti per accertare, da un lato, se sono state rispettate le norme di sicurezza e, dall’altro, se sono state osservate le regole di costruzione". "Ciò non significa che ci siano necessariamente dei responsabili, ma faremo tutti gli accertamenti" ha rimarcato il procuratore di Modena.

Oggi sul crollo dei capannoni è intervenuto il presidente nazionale di Confindustria, Giorgio Squinzi, parlando con i giornalisti a Catania in occasione dell’86esima assemblea generale dei soci. "La polemica che sta montando mi sembra artificiosa – ha affermato Squinzi – I capannoni come si vede dalle fotografie sui giornali di oggi erano in assoluta normalità. E la zona non era specificata come particolarmente sismica. Sono dispiaciuto e triste per le vittime che ci sono state ma escludo la malafede dal punto di vista imprenditoriale. Non dimenticate che sono morti anche degli imprenditori direttamente nel crollo".

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