Il presidente della Provincia Maurizio Fugatti tranquillizza: “Non ci sono sintomi di contagio”. Polemico il presidente della circoscrizione Sardagna: “Non siamo stati avvisati in merito al trasferimento dei cittadini cinesi all’ex hotel Panorama”. In tutto il NordEst segnalate diverse persone in osservazione, dopo il rientro dalla Cina, ma nessun caso positivo
Trento – “In Trentino non ci sono casi di coronavirus. A Sardagna ospitiamo persone, studenti e ricercatori universitari, che hanno scelto volontariamente di rimanere in osservazione”. Lo ha detto il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, riferendosi ai cittadini cinesi arrivati nei giorni scorsi in Trentino dopo essere tornati nel Paese d’origine per il capodanno tradizionale cinese.
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L’arrivo dei ragazzi era stato annunciato dall’Opera universitaria e dalla comunità cinese locale, che collabora con la task force approntata dalla Provincia e dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari.
Secondo quanto precisato da Fugatti, le persone arrivate dalla Cina negli ultimi due giorni sono cinque, di cui quattro in isolamento volontario presso l’ex hotel Panorama di Sardagna, a Trento, e uno in osservazione nella propria abitazione.
Per il momento nessuna delle persone rientrate dalla Cina mostra sintomi di contagio. Le persone sotto osservazione vengono visitate tre volte al giorno da uno specialista del Dipartimento della salute.
Entro fine febbraio, l’Opera universitaria attende tra i 20 e 30 nuovi arrivi di studenti che avevano prenotato il posto nelle residenze studentesche.
L’ex Hotel Panorama è giudicato idoneo dal personale sanitario e può accogliere fino a 40 persone. La pensa diversamente invece Alberto Pedrotti, presidente di circoscrizione, che sottolinea come: “La struttura sia palesemente inadeguata a svolgere una funzione di isolamento di persone provenienti dalla Cina anche perché si trova nel raggio di dieci metri dall’arrivo della funivia Trento-Sardagna, dalla terrazza panoramica, da un esercizio pubblico e da abitazioni private”.
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Numero di telefono – 331 6299111 – dedicato alla comunità cinese
Kit per i medici
“Siamo stati tra i primi territori in Italia a fornire agli operatori sanitari di un kit apposito per gestore eventuali persone contagiate con il coronavirus. Ora dobbiamo capire come garantire i diritti a bambini e persone in arrivo dalla Cina”. Così il dirigente generale del dipartimento salute e politiche sociali dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari del Trentino, Giancarlo Ruscitti.
“Abbiamo sollecitato al Ministero della Salute e del Lavoro un codice da inserire sui certificati medici per i cittadini che, rientrati dalla Cina senza sintomi, si mettono a disposizione volontariamente per il periodo di osservazione”, ha detto Ruscitti.
A detta del dirigente, la situazione è attualmente sotto controllo, e non ci sono rischi di contagio per la popolazione. “La distanza massima per essere contagiati è un metro. Le persone arrivate dalla Cina sono state informate e trasferite con mezzi dell’azienda sanitaria e non presentano sintomi; non alimentiamo allarmismi”, ha concluso Ruscitti.