Ultimi aggiornamenti dalla Provincia: 55mila tamponi effettuati da inizio emergenza. Trentino prima realtà nazionale per numero tamponi su popolazione. 28 i nuovi casi (6 ultimi 5 giorni), i decessi sono invece due all’interno delle Rsa e le terapie intensive 9 in calo
Trento – Il commercio al dettaglio riaprirà in Trentino venerdì 15, in anticipo rispetto a quanto previsto dal Governo, che ha fissato la data di riapertura di queste attività, assieme ad altre, per il giorno lunedì 18 maggio.
- La legge aprovata in Consiglio provinciale
- Consiglio provinciale: seduta straordinaria online il il 20 maggio sulla sanità
- Assegnato alla Seconda Commissione l’esame della riforma del turismo
La decisione è stata presa dalla Giunta provinciale, sulla base di quanto stabilito dalla legge approvata in Consiglio due giorni fa, che consente alla Provincia autonoma di Trento di muoversi autonomamente in questo ambito rispetto al resto del Paese. L’apertura delle altre attività – in particolare di ristoranti, bar e servizi alla persona come parrucchieri ed estetisti – è prevista invece in Trentino per lunedì 18, in linea in questo caso con Roma.
Nel frattempo si sono registrati 6 nuovi casi di contagio da Coronavirus secondo la nuova classificazione ministeriale, più altri 22 individuati grazie ai test, nessuno di questi in RSA. I decessi sono stati 2, entrambi all’interno di case di riposo. Il numero delle terapie intensive è sceso a 9. Infine sono 1678 i tamponi esaminati.
Ascolta il presidente Fugatti (AUDIO)
“Il Trentino è adesso al primo posto in Italia per tamponi effettuati in proporzione alla popolazione residente. Avere messo assieme le eccellenze del territorio, a partire dall’Università – con il Cibio – e dalla Fem, con l’obiettivo di arrivare a circa 2000 tamponi al giorno, è stato determinante. Da parte nostra va un sincero ringraziamento a queste realtà per il contributo dato al Trentino.
Siamo stati a Canazei – ha proseguito Fugatti – uno dei 5 comuni dove sono stati fatti i test sierologi ‘a tappeto’. Il 90% delle persone ha aderito allo screening, ma il 30% dei residenti ha anche potuto accedere al test con il tampone. Dati come questi ci confermano che siamo pronti ad affrontare la Fase 2, anche sotto questo profilo. Ricordo che Canazei, insieme all’intera val di Fassa, è stato colpito molto duramente dalla tempesta Vaia, ma ha saputo riprendersi. La visita ha rappresentato una iniezione di fiducia; anche stavolta, non solo Canazei ma tutto il Trentino, ce la farà”.
Spostamenti solo nei comuni confinanti
“Sono ammessi – ha ricordato ancora Fugatti – solo spostamenti tra comuni vicini, confinanti e non altri comuni più distanti e solo per le motivazioni previste”, finchè non arriveranno nuove disposizioni dal Governo.
Fugatti ha fornito inoltre qualche chiarimento ulteriore sull’ordinanza relativa ai comuni confinanti con il Veneto, adottata ieri. Il Governo non ha ancora fatto delle ipotesi di apertura relativamente al passaggio da una Regione all’altra.
Il Trentino si è posto il tema del transito fra comuni confinanti, ovvero in particolare comuni trentini che “toccano” comuni appartenenti alla Regione Veneto. Solo all’interno di questo spazio, e per gli abitanti di questi comuni, è possibile varcare il confine, e solo per andare a trovare un congiunto.
Qualche esempio: non è possibile andare da Rovereto, Ala o Avio a trovare un parente a Caprino Veronese, visto che non sono comuni confinanti. Ma chi abita ad Avio può andare a trovare un parente a Brentino Belluno o a Dolcé, e viceversa, perché questi comuni si “toccano”. Allo stesso modo, chi abita ad Imer può andare a Sovramonte o Lamon, e così via.
“Naturalmente non è ancora abbastanza – ha sottolineato Fugatti – ma è già qualcosa, e credo che con il presidente del Veneto Zaia siamo stati i primi a porci questo problema”.
Oggi è la Giornata dell’infermiere: dal presidente Fugatti è andato un grande ringraziamento a tutto il personale sanitario e appunto alle infermiere e agli infermieri, per il grande lavoro fatto in questa emergenza.
In merito alle aperture, il Trentino aveva chiesto la possibilità di aprire il commercio al dettaglio dall’11 maggio. Ieri il Governo ha comunicato che la data fissata per l’apertura del commercio al dettaglio sul suolo nazionale è il 18, per quei territori che manifestano un livello di contagio basso e sono in grado di affrontare eventuali contraccolpi del Covid-19. Sempre il 18 ci sarà la possibilità di aprire ristoranti, bar, servizi alla persona.
La Giunta si è quindi riunita per esaminare la situazione alla luce del disegno di legge approvato domenica dal Consiglio. La decisione è stata di anticipare al 15 di maggio, venerdì, con un’apposita delibera che verrà approvata giovedì, il commercio al dettaglio. Contestualmente verrà richiesto invece al Governo di aprire dal 18 tutti gli altri settori.
“Lavoreremo sulla base di quanto stabilito dai protocolli nazionali – ha aggiunto Fugatti – che cercheremo di interpretare al fine di mettere i nostri imprenditori nella condizione di poter riavviare le loro attività, garantendo al tempo stesso la salute dei clienti e dei lavoratori”.
In breve
Coronavirus e riaperture: la Provincia integrerà le linee guida nazionali
Giornata internazionale dell’infermiere: il ringraziamento dell’esecutivo
Bordon: infermiere figura insostituibile
Spinelli: “Covid-19 è la tempesta perfetta ma il Trentino ha le risorse per risalire”
Due nuovi ecografi per l’ospedale di Borgo
Coronavirus: l’asso vincente di microbiologia
Coronavirus – aggiornamenti del 12/05/2020
Pubblicato da Provincia autonoma di Trento – Pagina Ufficiale su Martedì 12 maggio 2020