Azienda sanitaria annuncia esposto in procura
Bolzano – Finisce in procura il video NoVax – divenuto per ironia della sorte “virale” – firmato da una decina di medici e farmacisti, soprattutto altoatesini.
Dopo aver segnalato il caso all’ordine dei medici, l’Asl provinciale ha preparato la denuncia per procurato allarme.
La procura di Bolzano valuterà l’ipotesi di reato. Nel video, in italiano e tedesco e coi sottotitoli, medici e farmacisti invitano a valutare le alternative alla vaccinazione, ritenuta inutile e dannosa. Sta suscitando polemiche in Alto Adige un video di alcuni medici e farmacisti contro i vaccini anti-Covid che sta girando sui social media. L’Azienda sanitaria dell’Alto Adige ha annunciato un esposto in procura e della questione, con ogni probabilità, si occuperanno anche i due ordini professionali.
In Alto Adige il movimento no vax è ben radicato, come documenta anche la bassa percentuale di operatori sanitari vaccinati. Nel video bilingue (italiano e tedesco con sottotitoli) la parola vaccino viene posta tra virgolette. I medici e farmacisti no vax mettono in guardia dagli “effetti collaterali a lungo termine” e evidenziano cure alternative e di profilasse, come vitamina C e D, lo zinco e mirco-nutrienti. Nel combattere il Covid vengono messi in campo anche “buoni pensieri”, una “psiche stabile e forte” e la “fiducia nei poteri di autoguarigione”.
Respinti senza test al Brennero
I controlli sono stati effettuati da agenti del commissariato di Brennero ed hanno interessato sia i passeggeri del trasporto ferroviario che quelli su mezzi privati. Sono stati controllati complessivamente 86 persone e 40 veicoli e numerosi treni provenienti dall’Austria.
A seguito delle verifiche, un cittadino algerino, rintracciato presso la stazione ferroviaria di Brennero, è stato arrestato perché oggetto di un provvedimento di carcerazione della procura della Repubblica di Como, dovendo espiare un anno e 6 mesi per reati contro il patrimonio. Inoltre, altre tre persone sono state denunciate in stato di libertà, avendo fornito generalità false e per uso di atto falso per eludere i controlli.