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Prade ricorda “Il pittore Vittorio Melchiori in parole e musica”, venerdì 26 maggio alle 20.30 in chiesa

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Domenica 28 maggio Sagra patronale di Prade con molti eventi. La prima retrospettiva dedicata a Vittorio Melchiori dell’inverno appena passato, al Museo Diocesano di Trento, ha dato lo spunto per un progetto di valorizzazione delle opere che questo artista ha lasciato nelle chiese di Prade e Mezzano nel Primiero

L’arte di Vittorio Melchiori (1891-1951) – autoritratto 1922, olio su tela, 80 x 57,5 cm [Museo Diocesano e sullo sfondo il paese di Prade nel Trentino orientale – Valle del Vanoi]

 

Prade (Trento) – Una bella conversazione fra il centro e la periferia che ha portato le comunità di questi due piccoli paesi dell’estremo est del Trentino a riscoprire una parte importante della proprio storia recente.”Un progetto partito a novembre – spiega Ada Caserotto del Comitato parrocchiale – che si conclude venerdì 26 maggio alle 20.30 in chiesa a Prade nel Vanoi, con la serata: ‘Il pittore Vittorio Melchiori, un racconto in parole e musica’. Una serata alla scoperta dell’autore degli affreschi della Chiesa, accompagnati dalle voci dei cori parrocchiali di Prade, Zortea e Canal San Bovo e dai musicisti Leandro e Giovanni Sebastiano Pasqualetto che accompagneranno la presentazione con organo e violino”.

Un progetto di comunità

L’incontro, terminerà con un momento conviviale, durante il quale verrà offerto: “Il pane di Maria”. Una sinergia importante fra molte realtà del territorio, che collaborano al progetto realizzato dai gruppi di animazione pastorale di Prade e Mezzano. “Alla buona riuscita dell’evento – conclude Ada Caserotto – partecipano attivamente anche: comune di Canal San Bovo, biblioteca, Ecomuseo del Vanoi e Pro Loco Prade Cicona Zortea”.

Chi era Vittorio Melchiori

Vittorio Melchiori (Trento, 1891-1951), artista eclettico, fu attivo per più di un ventennio a Milano, presso la rinomata ditta di vetrate artistiche diretta da Giovanni Beltrami, la più importante fucina di vetri Liberty del periodo. Tra gli anni Dieci e Trenta del secolo scorso partecipò a numerose mostre della Società di Belle Arti presso il Palazzo della Permanente ottenendo numerosi riconoscimenti, tra i quali va ricordata la nomina a socio onorario dell’Accademia di Brera. Di orientamento accademico, Melchiori realizzò numerosi dipinti a tema sacro e allegorico, ma si distinse particolarmente per le sue nature morte ispirate alla produzione del Seicento. Dopo il suo rientro in Trentino, l’impegno dell’artista fu orientato alla realizzazione di vetrate, affreschi e dipinti per le chiese della Diocesi: sono suoi alcuni grandi affreschi nelle chiese di Mezzano e Prade.

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