Un uomo originario del Marocco è stato arrestato dai carabinieri di Cles per violazione dell’ordinanza di avvicinamento all’ex moglie e al suo nuovo compagno. Altro controllo dei carabinieri contro bracconaggio e per sicurezza: 2 denunciati
Trento – L’arresto – informa l’arma – è avvenuto in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare disposta dal Tribunale di Trento in aggravamento della precedente misura. La situazione era da tempo attentamente seguita dalla Procura della Repubblica di Trento e dai carabinieri delle stazioni di Cles e Denno, in quanto l’uomo si è reso responsabile di minacce, danneggiamenti e un inseguimento nei confronti del nuovo compagno della donna. L’arrestato, alla fine del 2020, in occasione dell’ennesima lite con l’ex consorte e l’attuale compagno, avvenuta a Cles in pieno giorno, era anche scappato dopo aver aggredito la coppia sottraendo il cellulare alla donna. I fatti sono oggetto di processo in corso presso il Tribunale di Trento. L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari.
Detenzione abusiva armi
I carabinieri di Borgo Valsugana hanno denunciato due uomini di Caldonazzo, padre e figlio, per detenzione abusiva di munizioni da caccia. I militari – informa l’arma – hanno notato il giovane, di 31 anni, a bordo di un’auto che procedeva a bassa velocità all’interno di un terreno agricolo lungo la Strada provinciale 133. Sospettando il pericolo di bracconaggio, sono intervenuti per un controllo, notando subito un fucile da caccia e diverse munizioni di vario tipo e calibro sul sedile posteriore. Il giovane, titolare di licenza di porto d’armi per uso caccia, non era l’intestatario dell’arma, né tantomeno, come emerso dai successivi accertamenti, aveva mai denunciato la detenzione del munizionamento calibro 30-06 rinvenuto all’interno dell’abitacolo. La doppietta calibro 12 è risultata appartenere al padre, che a suo dire gliel’aveva prestata quella mattina per una battuta di caccia in solitaria. Per le munizioni mai denunciate e quindi illecitamente detenute, l’uomo è stato deferito all’autorità giudiziaria. Il rinvenimento di munizionamento abusivo e la circostanza dell’arma prestata, ha indotto i militari a effettuare una verifica alle armi e al munizionamento detenuti dal padre del 31enne. Dal controllo è emerso che anche l’uomo deteneva abusivamente, non avendone fatto denuncia, una rilevante quantità di munizioni (148 cartucce) di vario calibro. I carabinieri hanno sequestrato tutte le munizioni non dichiarate ed hanno denunciato l’uomo.
In concomitanza con l’avvio della stagione venatoria, verranno intensificate da parte dei carabinieri le verifiche di controllo alle armi e munizioni censite, al fine di scongiurarne l’uso improprio.