Dopo Borgo Valsugana, l’assessore Tonina in visita all’ospedale di Cles. Un albero di Natale speciale per l’Ospedale di Cavalese
Borgo Valsugana (Trento) – “Un momento di conoscenza e di ascolto. È importante comprendere le realtà ospedaliere del Trentino e sono certo che i vostri suggerimenti saranno utili per me e saranno soprattutto l’inizio di una condivisione, perché le scelte finali che spettano alla politica sono il frutto di un percorso da fare assieme. Ringrazio voi che siete presenti e vi prego di portare il mio ringraziamento a tutto il personale di questa struttura che con il proprio lavoro, con impegno, serietà e passione garantisce un servizio di accoglienza e un senso di sicurezza per le persone che arrivano in ospedale. Solo voi fate la differenza, l’avete fatta nel periodo del Covid e con la vostra professionalità continuate a farlo.
La nostra Provincia ha il compito di trasmettere la responsabilità e i valori dell’Autonomia speciale anche attraverso la giusta considerazione del vostro lavoro, un lavoro di squadra che garantisce un servizio pubblico importante”. Così l’assessore alla salute Mario Tonina al personale dell’ospedale San Lorenzo di Borgo Valsugana che ha visitato accompagnato dal direttore generale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari Antonio Ferro e dalla direttrice per l’integrazione socio sanitaria Elena Bravi.
Ad accoglierli la direttrice dell’ospedale Silvia Atti, il coordinatore infermieristico della direzione medica Enrico Lenzi, la posizione organizzativa di Borgo Claudia Benedetti, il direttore del distretto Est, Enrico Nava e il dirigente amministrativo del distretto Armando Toniolatti, assieme ai direttori delle Unità operative e ai coordinatori, oltre a rappresentanti dei vari profili professionali che fanno capo alla struttura ospedaliera e al distretto Est. Dopo l’incontro in sala riunioni, che ha visto la presentazione dell’ospedale e dei servizi territoriali e gli interventi degli operatori sanitari, l’assessore ha visitato la struttura, nella quale sono in corso di lavori di miglioramento e ampliamento, per circa 3.800 metri quadri di nuova edificazione.
I temi al centro del confronto
“I lavori di ristrutturazione importanti di questo periodo vanno nell’ottica dell’ospedale policentrico: questa struttura, infatti, sarà uno swich anche per Trento e Rovereto, nel momento in cui si avvieranno i lavori dei due ospedali. La nostra scuola di medicina, inoltre, sarà la prima in Italia che non avrà una sede unica, ma territoriale, per cui tutti gli stabilimenti ospedalieri ne faranno parte e i professionisti saranno i riferimenti per il tirocinio dei giovani medici e per gli specializzandi”, ha detto Ferro, evidenziando il fatto che già ora molti specialisti prestano la loro opera nell’ospedale di Borgo, che ha tra i suoi punti di forza il raccordo per la diabetologia.
Altri importanti aspetti che caratterizzano la struttura, come ha ricordato la direttrice Atti, sono la chirurgia orale per disabili e odontoiatria, lo sviluppo di competenze specifiche come ortopedia, l’apertura dell’ambulatorio nefrologico con l’unità operativa che permette la dialisi anche nei periodi di afflusso turistico per chi passa in Trentino le vacanze. Come è stato ricordato, nell’ultimo anno è stato aperto un ambulatorio di endocrinologia ed è in via di ulteriore sviluppo il centro cefalee farmaco resistenti, con la prospettiva di diventare un hub in questa specialità neurologica. A queste attività si affiancano la medicina di prossimità, il day hospital oncologico per le chemioterapie e l’unità per la terapia del dolore, oltre alla collaborazione con Villa Rosa di Pergine.Tra le criticità evidenziate, la carenza di personale e il tema dell’attrattività e di come poter trattenere le risorse umane.
L’ospedale San Lorenzo dispone complessivamente di 97 posti letto e nel corso del 2022 ha consentito 2.843 ricoveri e 1.729 interventi chirurgici, con i dati del 2023 in crescita (ad oggi sono 2.005 gli interventi). Gli accessi al pronto soccorso sono stati 12.433, mentre un dato significativo riguarda l’Unità operativa di radiologia, che per il 2023 conta finora ben 24.904 prestazioni eseguite. La zona a cui fa riferimento l’assistenza territoriale Valsugana-Primiero interessa una popolazione di oltre 92.000 persone e tra i numerosi servizi offerti si distingue per innovatività il progetto denominato “Aree interne Tesino”. Frutto di una coproduzione tra Provincia, Azienda sanitaria e FBK, il progetto prevede l’uso di dispositivi digitali per il telemonitoraggio nel caso di patologie cardiache lievi ed è stato da poco esteso alla diabetologia, in modo da evitare al paziente di accedere in modo sistematico alle strutture sanitarie pur rimanendo seguito costantemente dal personale medico.
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