Michele Tonini, sindaco di Valfloriana, non ha praticamente parole per commentare una tragedia che ha sconvolto la piccola comunità: “Ester amava i suoi figli – riesce a dire – amava il suo lavoro. Lui le ha chiuso la strada”
Trento – La tragedia è avvenuta nella frazione di Montalbiano, all’imbocco della Val di Fiemme, in Trentino. Un uomo di 45 anni, Igor Moser, boscaiolo del posto, ha ucciso la compagna di 37, Ester Palmieri (nella foto da fb), del posto, titolare di un centro estetico, e poi si è tolto la vita. L’omicidio nella casa della donna. La coppia che – secondo quando riferito dai carabinieri si stava separando – lascia tre figli piccoli, che hanno fra i 5 e i 10 anni. Sul posto i carabinieri di Cavalese e la pm Maria Colpani. E’ arrivato anche il presidente Maurizio Fugatti, accompagnato dal sindaco di Valfloriana, Michele Tonini.
Il corpo dell’uomo è stato poi rinvenuto nel Comune di Molina di Fiemme. La coppia aveva tre bambini in età compresa tra i cinque e i dieci anni. Sul posto sono in corso gli accertamenti dei carabinieri della compagnia di Cavalese. È morta dissanguata a causa delle ferite ricevute probabilmente da un coltello la donna uccisa dal marito in Trentino.
Uno zio è andato a prendere i figli della coppia a scuola. A quanto si apprende da fonti investigative, il delitto si sarebbe verificato in tarda mattinata, ma gli accertamenti sono in corso. A trovare la donna senza vita sarebbero stati i familiari. L’uomo era atteso per pranzo dai parenti ma non si è presentato e così è scattato l’allarme.
Chi erano Ester Palmieri e Igor Moser
Ester era una giovane donna molto conosciuta in zona. Era nata a Cavalese e cresciuta a Valfloriana, aveva frequentato la scuola di estetica Armida Barelli di Levico Terme. Dopo di che aveva seguito un corso per diventare operatrice socio-sanitaria, professione che ha svolto per 15 anni, senza però mai abbandonare il settore del benessere. Undici anni fa, infatti, aveva aperto un centro olistico di benessere nella frazione di Casatta, «Scintilla alchemica». Centro frequentato sia dai residenti sia dai turisti in visita nella bassa valle di Fiemme. «Sono una donna, alla ricerca di me stessa, con l’ambizione di crescere e migliorare – così si presentava nella pagina dello studio – Sono mamma di tre splendidi bambini e compagna di vita di Igor, il padre dei miei cuccioli. Amo prendermi cura degli altri, portare benessere, amo il mondo dei cristalli e dei minerali, la musica, il canto e adoro gli animali. Sono molto legata alle mie origini, le mie radici mi portano dalla Campania, il paesino nativo di mio padre, fino a qui, il Trentino dove sono nata e dove vivo.
Sono molto legata anche al mio piccolo paese, credo fortemente nella potenzialità di un luogo come Valfloriana, un paradiso tranquillo, ancora incontaminato, lontano dal caos e dal continuo rumore frenetico cittadino, qui ho deciso di rafforzare le mie radici, di crescere i miei figli e di investire sul mio lavoro». Negli anni «ho approfondito varie tipologie di massaggi e trattamenti, rafforzando la mia conoscenza ed esperienza nel campo del benessere». Poi, dopo un mix di esperienze, «ho deciso di dare vita a Scintilla Alchemica, il mio grande sogno. Sono convinta che l’amore per il proprio lavoro, la voglia di mettersi in gioco e la continua formazione, siano le basi per una professionalità sana e autentica». Igor, invece, faceva il boscaiolo. Le voci si rincorrono nel paese. Una realtà piccola e intima, dove tutti si conoscono e tutti parlano. Sembrerebbe che i rapporti tra i due sembra fossero tesi negli ultimi tempi a causa della separazione.
Vescovo Tisi: drammatica ferita
“Una nuova drammatica ferita lacera la terra trentina. Tre piccoli non vedranno più chi ha dato loro la vita. Questo è il dolore più grande da curare, insieme all’impossibilità per due famiglie di trovare una spiegazione di fronte a una tale violenza. Prego e chiedo di pregare Dio perché si intravveda uno spiraglio di luce nella voragine di tanta disperazione. Il Padre della vita sostenga le comunità così colpite, perché possano essere abbraccio e consolazione per chiunque vive nelle lacrime”. Così, in una nota, l’arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, sul femminicidio di Ester Palmieri, 37 anni, di Valfloriana.
Sindaco Trento: «Emergenza riguarda tutti»
«Ancora un femminicidio nel nostro Trentino. Ancora una tragedia che pare aver seguito l’identico, atroce copione. Il pensiero ora va alle vittime, una donna barbaramente uccisa, i tre figli piccoli rimasti orfani, i familiari straziati dal dolore». Così sui social il sindaco di Trento, Franco Ianeselli. «È un’emergenza che ci riguarda tutti, soprattutto noi uomini spesso incapaci di accettare la libertà e l’autonomia delle donne. Aiutiamoci a uscire da questa spirale di violenza, deponiamo le pretese di possesso e controllo, impariamo un nuovo alfabeto emotivo. Scendiamo tutti in campo, istituzioni, associazioni, cittadini, con iniziative concrete di educazione e prevenzione e sostegno. Voltiamo pagina, al più presto».
Il dolore sui social
Grande dolore in queste ore in tutto il Trentino per la tragedia di Valfloriana. A Montalbiano è salito anche anche il presidente della provincia Maurizio Fugatti, accompagnato dal sindaco di Valfloriana Michele Tonini, per esprimere il dolore e il cordoglio della comunità trentina.
“Una morte inaccettabile”, ha scritto l’assessore Spinelli. In regione l’ennesimo femminicidio ha commentato la senatrice Michaela Biancofiore: “qualcosa non sta funzionando”. La vicepresidente Francesca Gerosa scrive: “Sono storie che nessuno vorrebbe leggere, quando ho saputo quanto accaduto ho avuto un tuffo al cuore, un nodo alla gola. Pensando a quella mamma, pensando a quei bambini ormai soli”. Per Donatella Conzatti, presidente di Italia viva in Trentino Alto Adige, “i purtroppo non bastano più. Si deve agire intervenendo prima, molto prima che la cultura del dominio patriarcale si radichi nella mente delle persone”. Cgil Cisl Uil: “Porre fine a questa scia di sangue è responsabilità collettiva”.
Sabato a Trento in piazza Pasi, dalle 16, una manifestazione già programmata contro la violenza di genere richiesta e sottoscritta da 60 uomini della società civile e politica.