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Autonomia differenziata, Zaia a Roma per i primi negoziati: si parte dalla Protezione civile

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Il governatore veneto: “La riunione è andata benissimo, si è incardinato il provvedimento sulle nove materie, che non verranno affrontate tutte contemporaneamente, si parte dalla Protezione civile”


 

NordEst – “Sarà l’occasione per dimostrare che si tratta di un decentramento amministrativo che fa bene ai cittadini”. Così il presidente Luca Zaia dopo l’incontro a Roma indetto dal ministro Roberto Calderoli con i rappresentanti delle Regioni che hanno chiesto il trasferimento delle materie non Lepnel quadro della legge sull’autonomia differenziata.

“La legge prevede che ogni regione possa chiedere la sua parte di autonomia – ha detto il governatore all’apertura dell’incontro -. La mia speranza è che il tavolo su cui oggi abbiamo iniziato un nuovo percorso per il Paese possa riempirsi presto di tutti i rappresentanti regionali. È una giornata storica – ha proseguito il presidente Zaia – ringrazio il ministro Calderoli per l’impegno profuso in questi mesi in cui ha dato finalmente concretezza a un tema di cui se ne parla da tanto tempo. Ma il mio grazie va anche ai professionisti del Ministero, agli Uffici, a tutti coloro che sono stati coinvolti per come si è proceduto nelle varie tappe e per il metodo di lavoro portato avanti con rapidità. Ora dovremo impegnarci, soprattutto verso i più scettici, a spiegare che quello dell’autonomia differenziata è un buon progetto. La base dello scetticismo molto spesso parte dalla disinformazione come confermano tanti dibattiti e interventi a cui assistiamo. Se questo Paese oggi parla di autonomia e di federalismo lo fa in virtù della Costituzione che lo prevede fino dalla sua stesura originaria. Ma lo fa anche grazie a una spinta che è partita dal basso in difesa non di una parte ma degli interessi dei cittadini”.

All’uscita, il Governatore veneto, incalzato sul futuro della legge dopo la raccolta delle firme per il referendum abrogativo, ha evidenziato: “Trovo sbagliato cadere nella polemica e trovo ragionevole che ci sia qualcuno che pone dei dubbi. L’istituto referendario va rispettato e vanno rispettati anche i ricorsi davanti alla Consulta. Per il resto, leggendo il primo articolo della legge, qualsiasi cittadino può trovare la conferma che la legge sull’autonomia non ha nulla di sovversivo e in contrasto con l’Unità nazionale”.

“Mi sembra fondamentale dire che non c’è nessuno scontro” con Forza Italia sulle materie Lep. “Tutto quello che stiamo facendo è rispettoso della Costituzione, nel senso che non si costituiranno 20 ministeri degli Esteri, piuttosto che di altre materie, stiamo solamente parlando di alcune funzioni all’interno di certe materie già prestabilite. Faccio un esempio: noi sulla protezione civile possiamo chiedere una sola funzione, ma tutto quell’ambito rimane nazionale’. Lo ha detto, sollecitato dai cronisti, il governatore del Veneto Luca Zaia smentendo dissapori con Forza Italia sulla discussione delle materie Lep per l’autonomia.

 


In breve

Presunte tangenti, perquisizioni anche alla sede della A4 di Verona. In totale, si contestano tengenti per 800.000 euro, su opere infrastrutturali da 400 milioni di euro. Uno degli indagati è membro del cda della A4 Brescia-Padova. Al centro dell’inchiesta ci sono due ex funzionari pubblici in Anas. Secondo gli inquirenti, «dopo aver interrotto il rapporto lavorativo con la società pubblica per passare all’imprenditoria privata, continuavano ad operare nel settore della costruzione e manutenzione di strade e autostrade, attraverso società loro riconducibili». Nel mirino anche i lavori per le barriere nel tratto Brescia – Soave della A4. Tra le quattro vicende su cui si è concentrata l’attenzione degli inquirenti, una riguarda «i lavori di riqualificazione delle barriere di sicurezza esistenti e la realizzazione di nuove barriere», nel tratto A4 Brescia-Soave. I finanzieri sono stati nella sede dell’autostrada Serenissima Brescia-Padova, a Verona. Sull’inchiesta è intervenuto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini: «Mi auguro che gli inquirenti facciano bene e in fretta il loro lavoro. E se c’è qualcuno che ha sbagliato, che paghi». L’Anas, con una nota, ha espresso «Piena fiducia nell’operato della magistratura».

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