Zaia accoglie la richiesta della madre “Ho dato incarico all’avvocatura regionale di preparare una proposta di normativa per l’introduzione di questo reato”
Venezia – La giovane era stata vittima di un gravissimo incidente nel padovano, investita mentre camminava sul ciglio della strada tra San Giorgio delle Pertiche e Arsego.
La giovane è stata trascinata per 3 chilometri lungo la strada dalla grossa vettura, condotta da una donna di 62 anni, ignara dell’avvenuto impatto.
Ad accorgersi dell’accaduto è il postino di servizio, della località, che avverte una passante, la quale chiama immediatamente le forze dell’ordine.
La conducente della vettura coinvolta nell’incidente, una Cherokee blu, è rientrata all’interno del cancello della propria abitazione, senza accorgersi che aveva travolto la ragazza.
“L’orribile tragedia di Giulia Spinello costituisce un dolore insopprimibile per la sua famiglia e per tutti coloro che l’hanno conosciuta e amata, ma la richiesta della mamma, che ho incontrato tempo fa non è rimasta lettera morta”.
Con queste parole il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia risponde all’appello della madre della giovane investita e trascinata a lungo da un Suv il 31 maggio scorso, che gli chiede di sostenere l’introduzione del reato di omicidio stradale.
“Ho già dato incarico all’avvocatura regionale – rivela Zaia – di studiare e preparare una proposta di normativa per l’introduzione nel nostro ordinamento di questo reato. Non appena sarà definita la sottoporremo ai competenti livelli istituzionali e sarò in primissima fila per fare tutte le pressioni possibili perché si faccia presto”.
“E’ inammissibile – conclude Zaia – che per la strada girino veri e propri potenziali assassini alla guida sotto l’effetto di alcol, droghe e quant’altro di peggio e che non esiste una punizione commisurata al comportamento”.