Nella mattina di giovedì, i carabinieri della Stazione di Transacqua hanno tratto in arresto in flagranza di reato un giovane ventisettenne di Siror, resosi responsabile dei reati di stalking e minaccia a pubblico ufficiale
Siror (Trento) – Il giovane, già noto all’Autorità Giudiziaria per svariati reati contro la persona ed il patrimonio, è stato sorpreso dai militari dell’Arma mentre per l’ennesima volta molestava e minacciava con urla, musica e minacce i coniugi vicini di casa. All’arrivo dei carabinieri il giovane ha iniziato ad inveire minacciandoli prepotentemente con frasi offensive e cercando di intimidire gli stessi con il cane di sua proprietà.
La vicenda si inquadra in una situazione di pregresse molestie ed atti persecutori iniziati nell’ottobre dell’anno scorso e proseguiti fino alla data odierna, nella quale l’arrestato rivolgeva la propria rabbia contro i due coniugi vicini di casa in un crescendo che ha avuto il culmine con l’intervento dei Carabinieri. I vicini di casa del giovane infatti lamentavano di non poter dormire la notte a seguito dei rumori della musica e delle urla dello stesso, anche le minacce erano frequenti ed in un occasione avevano trovato la loro auto danneggiata probabilmente dallo stesso giovane.
Tali condotte avevano compromesso seriamente la serenità e le abitudini di vita dei vicini e della loro figlia. Il giovane che soffre di disturbi legati al frequente abuso di alcool e di sostanze stupefacenti era stato fermato più volte dai carabinieri di Primiero e ad esso era già stato notificato dagli stessi militari la misura di prevenzione personale dell’avviso orale da parte del Questore di Trento in cui lo si invitava a tenere una condotta conforme alla legge.
I carabinieri di Transacqua che ben conoscevano l’indole violenta ed aggressiva del giovane, ed ai quali gli stessi vicini di casa dell’arrestato spesso si rivolgevano in occasione delle molestie, avevano inserito nei loro passaggi di pattuglia quotidiani la residenza del giovane per meglio monitorare la situazione e poter intervenire laddove ve ne fosse bisogno.
Giovedì mattina, dopo che già i militari erano intervenuti una volta per mettere fine ai disturbi acustici, con musica alta ed urla fin di prima mattina del giovane, sono intervenuti una seconda volta poco più tardi, sorprendendo stavolta il giovane in flagrante, mentre a musica alta e battendo sui muri di casa impauriva i vicini lasciandoli terrorizzati ed in stato di ansia.
Per il giovane sono scattate le manette e si attende per venerdì in mattinata il processo per direttissima presso il tribunale di Trento.