Nonostante le molte difficoltà del turismo in tempo di crisi, il Trentino guarda oltre. Un territorio completamente connesso, ma che non dimentica le sue peculiarità, con un’offerta turistica sempre più integrata e variegata ed una crescente qualificazione degli operatori
Trento – Questo il Trentino del 2020, delineato nel corso della conferenza provinciale per il turismo, che al PalaRotari di Mezzocona ha riunito tutti gli attori del “sistema” turistico provinciale, per ragionare su idee e azioni da mettere in campo per affrontare i mercati globali. “La sfida – ha detto il governatore Ugo Rossi – è di riuscire ad essere se stessi dentro una dinamica globale, senza correre il rischio di isolarci e anzi cavalcando fino in fondo la globalità. Oggi possiamo finalmente – ha aggiunto – rappresentare il futuro senza paura, ma anzi con fiducia, il futuro non è un ipotesi, ma una realtà”. “Per cogliere le opportunità del futuro occorre che si realizzino tre condizioni – ha chiarito Rossi. Prima di tutto serve un cambiamento molto forte.
Chi in nome di un passato glorioso rifiuta il cambiamento significa che è prigioniero della paura del futuro. Poi dobbiamo tutti credere nelle nostre possibilità, che sono tante. Infine – ha aggiunto il presidente – occorre fare gioco di squadra”.“La parola d’ordine è innovazione – ha detto ancora Rossi – e riguarda sia le imprese che la pubblica amministrazione, con l’obiettivo di migliorare la nostra capacità di presentarci e di comunicare. In particolare, noi che abbiamo responsabilità di governo, dobbiamo cercare di darvi meno fastidio possibile”. “Come segnale di fiducia per il futuro – ha concluso Rossi – anche per dimostrare che l’imposta di soggiorno che abbiamo introdotto non deve sostituirsi alle logiche di finanziamento pubblico, ci impegniamo ad un correttivo finanziario importante, nella manovra di bilancio che andremo ad approvare, rispetto allo schema di finanziamento delle Apt e delle Pro loco”.
“Per il Trentino è importante diversificare – ha detto l’assessore provinciale al turismo Michele Dallapiccola – e sviluppare la nostra capacità di essere accoglienti. Il turista vuole essere connesso in ogni luogo e dunque stiamo portando avanti grandi investimenti per infrastrutturare il territorio, perchè non possiamo prescindere dalla tecnologia, ma nel contempo – ha spiegato Dallapiccola – non dobbiamo trascurare le caratteristiche della nostra terra e quindi anche la possibilità, per chi lo vuole, di “perdersi” nella nostra natura. Quindi dobbiamo offrire un territorio sempre connesso, ma presentare anche un territorio che non sia di “plastica”, ma che sappia raccontare le storie dell’agricoltura, della cultura e della montagna. Insomma – ha concluso l’assessore – un territorio che ha una grande tradizione e che mette al centro di tutto le persone. “In Trentino c’è bisogno di più cultura turistica e di maggiore integrazione, ma dobbiamo essere orgogliosi di quello che facciamo. Non abbiamo nulla da invidiare all’Alto Adige”.
“Il turista del futuro si chiama “millennian” e vorrà essere sempre connesso, in un mercato estremamente tecnologico”. Queste le parole di Nicholas Hall, uno dei massimi esperti al mondo di turismo digitale, intervenuto oggi al Palarotari di Mezzocorona. “Pensate in maniera innovativa e a come inquadrare la vostra destinazione – ha detto Hall – ma soprattutto cercate di assumere la prospettiva del turista, con un approccio che guardi alle sue esigenze. Non abbiate paura di essere radicali e di rivoluzionare tutto”.
Livia Ferrario, dirigente del Dipartimento della Conoscenza ha ricordato l’impegno della Provincia nel campo della formazione. “Il sistema deve aprirsi al mondo del turismo e acquisire e produrre quelle competenze necessarie alle nuove professionalità che si stanno delineando. Stiamo lavorando tutti insieme – ha detto ancora – per rafforzare i poli formativi. L’importante è avere una visione comune”.
Nel pomeriggio la presentazione del piano strategico pluriennale, predisposto da Trentino Marketing. “Un documento aperto – ha detto l’amministratore generale Maurizio Rossini – che potrà accogliere le proposte degli operatori del settore. “E’ importante avere una governance complessiva del sistema turistico – ha detto – che sappia sviluppare progetti comuni, con una visione del turismo come integrazione fra i diversi settori, a cominciare dall’agricoltura e dallo sport”.