Bottacin: spetta ai singoli comuni adottare i provvedimenti del caso
Venezia – “Attualmente in Veneto sono i comuni ad avere la responsabilità delle misure per l’inquinamento atmosferico nelle città, concordando a livello provinciale le misure da prendere in specifici Tavoli Tecnici Zonali. La Regione, tramite il Comitato di Indirizzo e Sorveglianza, ne effettua la supervisione. Il 30 dicembre convocheremo una seduta straordinaria di questo Comitato per affrontare insieme le criticità della situazione che vede il permanere e l’accumulo degli inquinanti nei bassi strati dell’atmosfera”. Lo annuncia l’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin, in relazione ai problemi creati dalla situazione meteo che si prevede non avrà nel breve periodo cambiamenti significativi a scala sinottica e locale.
“Agire sulle fonti di emissione – sottolinea Bottacin – è utile per limitare l’aumento della concentrazione degli inquinanti, ma per averne una significativa riduzione servirà un cambiamento dello scenario atmosferico. I dati raccolti da ARPAV identificano come sorgenti principali degli inquinanti il riscaldamento domestico, in particolare la combustione di biomasse, e le emissioni prodotte dal traffico dei veicoli sulle nostre strade. Un importante aiuto per tenerle sotto controllo verrà dal nuovo Piano Regionale di Tutela e Risanamento della qualità dell’aria, adottato dalla Giunta e ora all’esame del Consiglio. Tra le azioni previste ci sono la concessione di contributi per incentivare la rottamazione delle stufe tradizionali con impianti ad alta efficienza energetica, il divieto d’uso in aree a rischio di inquinamento atmosferico degli apparecchi peggiori e insostenibili dal punto di vista ambientale per il riscaldamento degli edifici. Sul fronte della mobilità: programmare e realizzare sistemi integrati di trasporto ferroviario regionale e trasporto locale, rinnovare il parco veicolare circolante del servizio di trasporto pubblico locale, “incentivare la diffusione del gas metano e GPL per autotrazione, incentivare la diffusione dei veicoli elettrici e dei veicoli a basso impatto ambientale, prevedere la limitazione della circolazione per i veicoli più inquinanti e la creazione di Low Emission Zone”.
“In ogni caso – conclude Bottacin – attualmente la responsabilità delle misure di blocco del traffico per i veicoli più inquinanti è affidata ai comuni con la supervisione del Comitato regionale di Indirizzo e Sorveglianza. Quando possibile, si può intervenire prevedendo l’abbassamento del riscaldamento domestico. Con l’approvazione del nuovo Piano Aria il ruolo della Regione diventerà più incisivo coordinando gli interventi per far sì che possano agire sinergicamente su area vasta potenziandone l’efficacia. Ma sottolineo anche che agire a livello regionale non è sufficiente. Importante è anche il coordinamento delle regioni, che è già stato avviato in collaborazione con il Ministero nell’ambito di un accordo per l’individuazione delle azioni da implementare a livello di Bacino Padano. La Regione ha inoltre attivato un tavolo di lavoro ambiente-sanità per valutare le ricadute sanitarie e studiare quali azioni di prevenzione indicare. Le informazioni in tempo reale sulla situazione dell’aria in Veneto si trovano sul sito www.arpa.veneto.it, dove è possibile scaricare anche un’app per i dispositivi mobili”.