Codacons: “dal primo gennaio rubinetti chiusi a Trento –Laste/Cantanghel, Canal San Bovo – Gobbera, Fierozzo
Trento – Prosegue la battaglia del Codacons in favore dei cittadini e degli esercenti diTrento e provincia, danneggiati dalla presenza di arsenico nelle acque potabili.
“Come noto – spiega in una nota il Codacons di Trento – a partire dal primo gennaio 2013 l’acqua dei comuni che non hanno risolto il problema (TRENTO – LASTE/CANTANGHEL, CANAL SAN BOVO – GOBBERA, FIERROZZO) è diventata fuorilegge.
Una situazione critica che danneggia non solo le famiglie residenti, ma anche quegli esercizi commerciali quali bar, ristoranti, pasticcerie, laboratori alimentari, che utilizzano l’acqua per la propria attività e che potrebbero essere costretti a chiudere se entro breve l’emergenza non sarà risolta.
Il consumo di acqua potabile contaminata da arsenico o di prodotti alimentari realizzati con tale acqua, costituisce un rischio sanitario enorme – spiega l’associazione – Di qui la clamorosa richiesta del Codacons avanzata oggi alla Regione e alle Asl territorialmente competenti: permettere ai cittadini dei comuni interessati di sottoporsi ad analisi del sangue periodiche in modo totalmente gratuito, così da verificare eventuali anomalie o alterazioni dei valori. Non solo: l’associazione diffida oggi i sindaci dei comuni sopracitati ad effettuare le necessarie bonifiche poiché, in caso contrario, i Nas potrebbero disporre la chiusura delle attività commerciali che utilizzano acqua all’arsenico.
L’associazione – conclude la nota – ricorda infine ai cittadini e ai titolari di attività dei comuni interessati, che è possibile aderire all’azione risarcitoria avviata dal Codacons, finalizzata ad ottenere 1.500 di risarcimento a utenza e la riduzione delle tariffe idriche. Per partecipare all’azione è sufficiente seguire le istruzioni riportate sul sito www.codacons.it“.