Tra novembre 2009 e dicembre 2016 sono state 147.431 le famiglie che hanno potuto sospendere il pagamento delle rate dei mutui per un debito residuo pari a 14,8 miliardi di euro e una maggior liquidità messa a disposizione delle famiglie stesse pari a 829 milioni di euro
Roma – Lo comunica l’Abi analizzando i dati delle principali iniziative che negli anni hanno visto coinvolti settore bancario, interlocutori pubblici e associazioni dei consumatori in una larga e puntuale collaborazione. “Le banche – sottolinea l’Abi – sono fortemente impegnate a rafforzare la fiducia e contribuire a consolidare la crescita, confermando innovative capacità di intervento a favore delle famiglie sul versante della sostenibilità delle rate”.
In particolare, le iniziative riguardano la sospensione dei pagamenti delle rate di mutuo (misura del Piano famiglia 2009-2013); il Fondo del Mef di solidarietà dei mutui per l’acquisto della prima casa, operativo dal 2010; la sospensione della quota capitale dei crediti alle famiglie (Accordo Abi-Associazioni dei Consumatori operativo dal 2015).
Tutte iniziative che rientrano nel più generale progetto “CREDIamoCI”: impegno comune di Abi e Associazioni dei consumatori a fronte dell’attuale contesto economico e normativo Ue. Un programma di lavoro su tre principali ambiti: accesso al credito, sostegno alle famiglie in difficoltà e consapevolezza dei consumatori.
Accanto a ciò, nel quadro generale delle priorità per la crescita rientra la capacità delle banche di accompagnare la fase di rilancio del mercato immobiliare, con il risultato di un aumento dell’1,9%, a gennaio 2017, dell’ammontare totale dei mutui in essere delle famiglie rispetto a gennaio 2016.