Verifiche sui passaporti dei bambini
NordEst – Il Ministero degli affari esteri annuncia il proprio sostegno a Rosa Mezzina, la 28enne di Bolzano, moglie di Jamel Methenni, il tunisino che ha lasciato Bolzano sottraendole i figli di 2 e 4 anni.
In una nota indirizzata a Rai Alto Adige, che si era rivolta al Ministero per chiedere spiegazioni sul caso, la Farnesina spiega di aver tramite l’Ambasciata italiana a Tunisi sensibilizzato le autorità tunisine in merito alla vicenda.
“La nostra Ambasciata è pronta, nell’ambito delle proprie competenze, a prestare ogni possibile assistenza alla signora Mezzina, madre dei piccoli, qualora la stessa, in mancanza di un accordo con il padre dei minori, decida di adire le vie legali per ottenere la restituzione dei figli. Opportune verifiche saranno esperite riguardo all’emissione da parte del Consolato tunisino dei passaporti in favore dei due bambini senza l’assenso della madre”, si legge nella nota.
La videochiamata alla madre
“I bambini mi hanno detto che stavano bene, che sentivano la mia mancanza e che stavano giocando. Comunque erano contenti, mi mandavano dei baci”, così Rosa Mezzina la mamma dei due bambini che il padre tunisino, Jamel Methenni, ha strappato alla madre portandoli nella sua terra d’origine.
“La cosa più importante che mi hanno detto è che stavano bene”, aggiunge la 28enne fra le lacrime. “Mi rincuora averli visti con i miei occhi e che stavano bene”, dice la donna dopo aver avuto questa mattina una videochiamata da Tunisi.
Intanto l’avvocato della donna, Nicodemo Gentile, lancia un appello al padre dei bimbi: “Facciamo un appello al papà, un appello al buon senso, per poter risolvere la cosa in modo pacifico, non traumatico per i bambini, perchè questi sono problemi che si possono risolvere, non sono gravissimi. Rosa è quà e l’aspetta”. “L’uomo nella videochiamata da Tunisi non ha usato toni preoccupanti, non c’erano segni di nervosismo”, ha aggiunto l’avvocato.