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Dopo il coro di no alla diga, Zaia: “Non ci possiamo permettere un secondo Vajont” e comunque mancano i soldi

Il governatore veneto, Luca Zaia: “Va chiarito ogni dubbio, fino ad allora la nostra è una chiusura” (TGR Veneto). Lo ha detto il presidente della Regione Veneto al termine della riunione di Giunta: “Certo non ci possiamo permettere un secondo Vajont”. E comunque mancano i soldi per costruirla

Il teatro di Canal San Bovo gremito lunedì sera 9 settembre con oltre 300 persone presenti, molti in piedi ad ascoltare i vari interventi

 

NordEst – Jna lettera da Roma, fa sapere agli enti locali bellunesi e trentini (tutti contrari all’opera irrigua voluta dal consorzio padovano di bonifica Brenta) che il finanziamento Pnrr è circoscritto alla progettazione, esclusa la fase esecutiva. Lo scrive il Corriere delle Alpi, mentre dalla Regione Veneto arriva una frenata con riferimento ai rischi.

La serata pubblica nel Vanoi

Una vera e propria maratona di interventi, durata quasi fino a mezzanotte e terminata con un breve confronto sul palco, tra il presidente del Consorzio di bonifica, Enzo Sonza, che ha ricordato anche i vari incontri a Trento dal 2021, ed alcuni presenti. In sala, tra gli altri, c’erano tutti i sindaci di Primiero Vanoi Mis, il presidente della Comunità, il presidente del Consiglio regionale del Trentino Alto Adige, Roberto Paccher con la consigliera provinciale Antonella Brunet, i politici del Pd trentino e veneto, Manica, Ferrari e Scarpa, il consigliere provinciale di Belluno, Massimo Bortoluzzi con i sindaci di Fonzaso, Lamon e molti altri rappresentanti del bellunese. Per il Consorzio, c’erano invece Umberto Niceforo, direttore generale Consorzio Bonifica Brenta con il presidente Enzo Sonza.

Dopo una breve presentazione iniziale da parte dei tecnici incaricati e diversi problemi informatici, è iniziata la lunga serie di interventi. Tutti allineati sul no ad un’opera che il territorio non vuole ma soprattutto tutti particolarmente irritati dal metodo utilizzato per il confronto, che in effetti non c’è stato, nemmeno stavolta. Una serata che ha evidenziato con varie sfumature le ragioni del no al grande invaso, per motivi di sicurezza, ma non solo. Intanto il Consorzio continua a ribadire la necessità del “serbatoio”.


Guarda la sintesi degli interventi di:

  • Alessio Manica (Capogruppo Dem in Consiglio provinciale);
  • Roberto Paccher (Pres. Cons. Reg. TAA);
  • Bortolo Rattin (Sindaco Canal San Bovo)
  • Enzo Sonza (Pres. Cons. bonifica Brenta) che ha ricordato dal palco, gli incontri con Trento fin dal febbraio dal 2021

Diga Vanoi, l’analisi dei pescatori e i commenti del territorio ma anche l’amarezza del Bellunese. L’attenta sintesi di: Mario Scalet (Pescatori Primiero) e gli interventi: del presidente della Comunità di Primiero, Roberto Pradel, la contrarietà della consigliera Antonella Brunet, l’amarezza della Provincia di Belluno e dei Comuni esclusi dal confronto in presenza con Massimo Bortoluzzi e i sindaci di Fonzaso, Cristian Pasa e Lamon, Loris Maccagnan, Andrea Reato (Consorzio tutela fagiolo Lamon) e infine il Comitato difesa del torrente Vanoi con Daniele Gubert e Michele Facen.




Gli interventi a Canal San Bovo

Oltre 40 gli interventi annunciati inizialmente, che fortunatamente si sono ridotti a 24, altrimenti la serata si sarebbe allungata notevolmente. Particolarmente decisa la protesta del Bellunese con i rappresentanti della Provincia ma anche da parte dei Comuni, che si sono detti esclusi dal confronto pubblico. In apertura, è stato letto un messaggio del presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti che ha evidenziato la contrarietà all’opera, come espresso nei giorni scorsi.  Subito dopo sono intervenuti: il consigliere provinciale trentino, Alessio Manica (PD) che ha contestato il metodo e la mancanza di presentazione del progetto. A seguire la consigliera  Michela Calzà (PD) che ha evidenziato i problemi legati alla sicurezza. A seguire la deputata Sara Ferrari (PD) che ha ricordato interrogazioni e atti parlamentari ancora senza alcuna risposta da Roma.

Non sono mancati gli interventi del presidente del Consiglio regionale, Roberto Paccher (LEGA) e della consigliera Antonella Brunet (SPINELLI) contro l’opera. Per la provincia di Belluno è intervenuto il consigliere delegato Massimo Bortoluzzi che ha espresso contrarietà rispetto al progetto ma anche sul mancato coinvolgimento di Belluno.

A seguire l’intervento del sindaco di Canal San Bovo, Bortolo Rattin che ha parlato anche a nome dei colleghi, esprimendo preoccupazione ma soprattutto confermando il no convinto della valle. Sulla stessa linea anche il presidente della Comunità, Roberto Pradel.

Brillante intervento di Cristian Pasa sindaco di Fonzaso: “Perché i comuni bellunesi sono stati esclusi? Subito dopo, è toccato a Lamon, con il sindaco Loris Maccagnan, che ha ripercorso tutte le tappe dell’opera. Moltissime anche le associazioni che sono intervenute per dire no all’invaso: Silvano Doff Sotta per la Sat locale,  Mauro Cecco per l’ecomuseo del Vanoi, Marisa Dalla Corte del Cai di Feltre, Walter Bonan (Acqua bene comune): “Si scrive acqua ma si legge democrazia”, Barbara Tavernaro per Slow food, Dino Taufer ha sottolineato il no dei pescatori del Vanoi, Andrea Reato (Consorzio tutela fagiolo Lamon): “Trattati come gli ultimi, servono alternative”.

Per il comitato di difesa del torrente Vanoi, Daniele Gubert: “Stiamo costruendo noi la diga con oltre 6mila firme, contro la diga della prepotenza” e Michele Facen: “Si valutino alternative”. Ancora, sono seguiti i no alla diga di Angelo De Simoni (Cai Feltre): “Noi non siamo egoisti, il problema è del CdA del Consorzio. Il buon padre di famiglia doveva fermare prima l’opera”. Ancora dal bellunese,
Guido Mattera (Federconsumatori) ha sottolineato i lati negativi del progetto, mentre a chiudere sono stati gli interventi di Alessandra Pinto (La mè Val) e del presidente dei Pescatori di Primiero, Mario Scalet, che ha detto no, ripercorrendo la storia delle dighe locali e anticipando un progetto legato alla trota marmorata in val Cortella. Martedì sera si prosegue con un nuovo incontro nel Vicentino, auspicando che almeno in quella sede, lo studio con le varie ipotesi, venga presetato al pubblico in sala.

I prossimi incontri

Martedì 10 settembre 2024 | ore 18.30
CENTRO CULTURALE EX FILANDA GUARNIERI

Piazza IV Novembre, 15 | Valbrenta (Vi
) – MAPS

ACCREDITO DI PARTECIPAZIONE

Lunedì 16 settembre 2024 | ore 20.30
SALA INCONTRI SEDE CONSORZIO BONIFICA BRENTA

Via Riva IV novembre, 15 | Cittadella (PD) – MAPS

Accredito chiuso | Presentarsi direttamente alla sede dell’incontro per presenziare e fare eventuale richiesta di intervento

Lunedì 23 settembre 2024 | ore 10.30
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Per Per ogni osservazione scritta sul DOCFAP o la trasmissione di documentazione è possibile contattare il Consorzio a questi indirizzi:
osservazioni@dp-serbatoiovanoi.it o consorziobrenta@legalmail.it

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