Nei prossimi due anni sono a rischio, nell'industria manifatturiera e nelle costruzioni circa 900.000 posti di lavoro.
E' quanto stima la Cisl, che nel suo Rapporto sull'Industria 2008 ha anche stilato una lista di aziende e lavoratori coinvolti in crisi e ristrutturazioni aziendali, molte delle quali sono maturate negli ultimi due mesi.
Questa lista, annuncia il segretario confederale, Gianni Baratta, "ha raggiunto il numero di 179.552 lavoratori, contro i 20.000 – 25.000 che si stimavano a giugno, a rischio occupazione".
La lista nera della Cisl
Nella lista, messa a punto dall'Osservatorio della Cisl, non sono tuttavia compresi i lavoratori interinali e con contratto a termine, cui non è stato rinnovato il contratto. Per le aziende, annuncia Baratta, ci sono nomi importanti: oltre Fiat e Alitalia, la Guzzi, Lucchini, la Riello di Lecco, la Ratti di Como, Electrolux, Antonio Merloni, Pininfarina e Carrozzerie Bertone, Granarolo, Campari, Unilever e Natuzzi.
Anche diversi distretti industriali, avverte l'organizzazione sindacale, sono in difficoltà, come la lana a Prato e Biella, la seta a Como, il calzaturiero nelle Marche, il mobile in Puglia e Basilicata, l'orafo ad Arezzo. Secondo le Cisl, oltre il 5% dell'occupazione industriale, è oggi coinvolta in situazioni di crisi e il dato "tende a crescere".
Bill Gates conferma il periodo di crisi
Il fondatore ammette il periodo nero e sostiene che i ricchi dovrebbero pagare pù tasse, ma precisa anche che ci sono stati "Dividendi formidabili dagli investimenti nella scienza".