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A Trento entra nel vivo il Festival della Famiglia: luogo di sperimentazione delle politiche pubbliche (VIDEO)

Taglio del nastro per il Festival della Famiglia, con l’evento inaugurale, presso la Sala Marangonerie del Castello del Buonconsiglio

Trento – La manifestazione è coordinata dall’Agenzia per la coesione sociale della Provincia autonoma di Trento sotto l’alto patrocinio del Parlamento europeo e con il patrocinio del Dipartimento per le politiche familiari della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La partecipazione è gratuita previa iscrizione obbligatoria online sul sito www.festivaldellafamiglia.eu

“Questo Festival – sono state le parole del presidente Fugatti – è uno spazio importante a livello nazionale per relatori e temi trattati e un punto di riferimento per le tematiche connesse alla famiglia, oltre che un momento utile per porre il Trentino ai vertici del dibattito su temi di stretta attualità”. Il presidente ha quindi colto l’occasione per ripercorrere le tante azioni messe in campo dall’amministrazione provinciale negli ultimi anni a sostegno della famiglia, che hanno consentito “al Trentino di essere fra i primi territori, in Italia, per indice di natalità, seppur nel calo generalizzato a cui stiamo assistendo”. Fra queste vi è appunto la “dote finanziaria” misura che punta sia a sostenere l’indipendenza dei giovani sia la genitorialità: e proprio il presidente Fugatti ha consegnato simbolicamente un assegno di 15.000 euro alla prima famiglia beneficiaria della “dote”, Laura Pellegrini e Federico Nardelli con il piccolo Nicolò di appena due mesi.

La cerimonia è stata animata dalle vignette che Fabio Vettori ha disegnato in contemporanea; previsto inoltre uno speciale “annullo postale” e le cartoline del Festival, che ogni partecipante ha potuto compilare per inviare al destinatario un messaggio positivo sulle tematiche della kermesse. E in chiusura anche le parole del ministro Eugenia Roccella.

“Il compito di noi amministratori è far sì che le persone possano sviluppare appieno la propria libertà, noi vediamo che c’è una distanza fra la famiglia desiderata e quella che poi si realizza, le famiglie vorrebbero più figli di quelli che effettivamente fanno, ecco va quindi colmato questo gap, nel rispetto delle aspirazioni delle persone”, ha aggiunto il sindaco Ianeselli, mentre il rettore Deflorian ha spiegato come l’Università di Trento, negli ultimi temi, abbia investito in maniera significativa sulle politiche di conciliazione famiglia-lavoro del suo personale, nella consapevolezza che si tratta di “iniziative che concorrono sia alla promozione delle pari opportunità che al benessere di chi opera nell’Ateneo”. Quindi il presidente di Confindustria Manzana ha parlato di welfare e della necessità di creare un ambiente di lavoro di qualità, fattori indispensabili per “favorire la produttività, l’attrattività del territorio”, nonché di sostenere politiche di conciliazione lavoro-famiglia e di promozione del lavoro femminile.

Il dibattito è proseguito con gli interventi di Paola Mora, presidente del Coni Trento, e Regina Maroncelli presidente della Confederazione europea delle famiglie numerose. E se la prima ha evidenziato come sotto il profilo sportivo il Trentino sia “un territorio privilegiato con strutture diffuse, numerose associazioni e un sostegno delle pubbliche amministrazioni”, Maroncelli ha spiegato come “in una famiglia numerosa si è abituati a parlare di fraternità, solidarietà e sostenibilità”.

Quindi il contributo di Toma Sutic, del Gabinetto del vicepresidente Dubravka Šuica che è commissario europeo per la Democrazia e Demografia, sulla centralità delle famiglie nelle politiche adottate a livello comunitario. In chiusura monsignor Lauro Tisi, arcivescovo di Trento che se da un lato ha evidenziato come la società moderna ha sostituito “il reale alla narrazione del reale”, dall’altro ha posto in luce la straordinarietà delle famiglie, che “rappresentano la risorsa più grande dell’Italia e l’istituzione più plastica che ci sia, in grado di modellarsi sulle necessità, oltre ad essere un ammortizzatore sociale incredibile”, al punto che “la famiglia più povera che esiste è comunque meglio che il singolo da solo”.

A concludere la cerimonia inaugurale le parole del ministro per la famiglia, natalità e pari opportunità Eugenia Maria Roccella: “Cari amici, mi dispiace molto di non essere con voi al Festival della Famiglia che è diventato un appuntamento fondamentale per chi si occupa di questi temi, non voglio però farvi mancare il mio saluto e testimoniare l’interesse e l’attenzione del Governo per l’approccio che avete sempre adottato sulle problematiche che riguardano la famiglia e la natalità”. Come spiegato dal ministro, per frenare il calo della natalità è necessario intervenire in due direzioni, da una parte sostenendo economicamente le famiglie, dall’altro intervenire a livello culturale affinché “la genitorialità e la famiglia ritrovino una centralità perduta” e ricostruendo “quelle reti che una volta erano spontanee intorno alle mamme e ai genitori. Reti che oggi si possono ritessere con un welfare di prossimità, con servizi e stretti rapporti con il territorio e i soggetti in campo”. Da questo punto di vista il Trentino “è all’avanguardia”, ha detto il ministro, come “i risultati in termini di natalità lo dimostrano”. “Il Festival – ha concluso il ministro – non è solo un’occasione di riflessione accademica, ma davvero un luogo di elaborazione delle politiche pubbliche in questo ambito”.


Guarda le interviste

Intervista Fugatti

 

Intervista Manzana

 

Intervista Ianeselli

 

Intervista Malfer

 

Intervista mons. Tisi

 

Intervista Segnana

Redazione:
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