NordEst

A Trento Forza Italia boccia le ronde

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In Trentino  

Il coordinatore di Forza Italia del Trentino, Ettore Zampiccoli, invita i tesserati a non prendere parte alle ronde leghiste, ritenendole  "un modo folkloristico di fare politica che rischierebbe di creare, i problemi, piuttosto che risolverli".

Sullo sfondo della netta presa di posizione azzurra, la corsa per le elezioni di ottobre in Trentino. Da una parte la Lega vorrebbe il senatore Sergio Divina come candidato unico, dall'altra il coordinamento di Forza Italia che spinge su Rodolfo Borga. C'è già chi è pronto a scommettere che proprio su un accordo fra Lega e Forza Italia (Sergio Divina – Mario Malossini) si gioca il futuro politico del centrodestra trentino.

Secondo il Questore di Trento, Angelo Caldarola, il primato della vivibilità del Trentino si mantiene solo attravaerso forme di sicurezza partecipata. Affermazioni che sembrano dare il via libera alle ronde leghiste, ma ha precisato Caldarola "solo se queste non sconfinano nell'illecito pretendendo di farsi giustizia da sè".

Anche la città di Trento si prepara al pattugliamento del territorio.  Sono partite infatti, sabato mattina a Trento, le sottoscrizioni di giovani e anziani, presso il gazebo in via San Pietro per l'arruolamento delle ronde leghiste. Sono circa una sessantina le persone reclutate che sorveglieranno le zone di Rovereto, Pergine Valsugana, Mori e altre aree urbane.

Dopo un periodo di addestramento, curato da un professionista, saranno in servizio volontario solo con un cellulare e un giubbetto verde.

 

In Veneto 

A Padova debuttano le ronde degli extracomunitari. Nello stesso giorno in cui gli abitanti del centro e i commercianti veneti protestano per la carenza di sicurezza, anche gli stranieri che da tempo vivono in Italia,scendono in strada.

Venerdì sera la città di Padova ha visto sfilare in una passeggiata multietnica i  rappresentanti dei due gruppi. Si chiede il pugno di ferro contro la criminalità, che domina la zona di via Anelli con droga e prostituzione.

Proprio in questa parte della città sono arrivati anche i cortei dei cittadini che non riescono più a sopportare una situazione simile. Il Questore di Padova, Alessandro Marangoni, definisce le ronde illegali, ma i promotori di queste iniziative si dicono pronti a proseguire ogni settimana con le proteste, anche con il sostegno della vigilanza privata armata per piantonare le abitazioni private.

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