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Caso Neumair: a Trento l’autopsia sulla salma, toccante lettera della figlia

Sarà effettuata a Trento l’autopsia sulla salma di Peter Neumair. La salma del bolzanino è stata recuperata dall’Adige in forte stato di decomposizione, a quasi quattro mesi dall’uccisione

Trento – La procura di Bolzano, che indaga sul caso, ha nominato l’anatomopatologo Dario Raniero che metà febbraio aveva già effettuato l’autopsia sulla salma della moglie, Laura Perselli. La donna è stata strangolata, come ha poi confermato, pochi giorni dopo, con la sua confessione il figlio Benno Neumair.

La lettera della figlia e le indagini

Da Madè Neumair una lettera aperta, come a marzo dopo aver saputo della confessione dell’omicidio dei genitori da parte del fratello Benno. Qui sotto il testo integrale.

28 aprile 2021

“Sarebbe semplice dire che ieri si sia solo chiuso un cerchio. Sì, potremo dopo quasi quattro interminabili mesi iniziare a comprendere un po’ di più cosa sia accaduto. Potremo avere la possibilità di un rito, un posto sul quale piangere, iniziare a sentire un poco di quella spiritualità andata perduta sotto alle macerie della violenza, delle indagini, dell’incertezza e della paura.

So anche che questo percorso sta solo iniziando. Vedo il mio papà che mi guarda e tira un po’ su le spalle come faceva lui. Sono triste, dicono i suoi occhi. E poi: non riesco a crederci. E ancora: ci manchi. Mi mancate anche voi. Non riesco a parlare.

Vedo il suo braccio sotto all’orologio, la pelle rosicchiata da più di cento giorni in tempesta. Vedo il mio papà fresco e allegro di prima mattina saltare in piedi come un ragazzino per salutarmi mentre bevo il caffè in cucina prima di uscire di casa, una delle tante visite a Monaco, i piedi scattanti, gli occhi allegri e curiosi, semplicemente perché sta iniziando un nuovo giorno.

Vedo il mio papà venirmi incontro con un gramo sulla mano per dirmi con molta serietà di essersi ferito, lui spesso delicato, mi metti un cerotto. Per chi sta dietro alle sbarre pare sia un sollievo sapere che una delle innumerevoli menzogne per una volta, quando ormai tutto è perduto, quando ormai tutto è scontato, risulti veritiera. Al lupo al lupo, diceva Pierino.

Provo ancora un’ondata di incredulità se penso al Benno che ho visto in video raccontare la sua versione del duplice omicidio, il suo distacco, la sua indifferenza, la sua noia. Nessuna parola di rammarico, di pentimento, né per loro, né per noi. Troppe parole ancora inventate.

Arrampicarsi sugli specchi che ormai giacciono in frantumi ai nostri piedi. Applausi. Mi sono pian piano accorta che non siamo preparati a capire realmente cosa sia un omicidio. Non è nella nostra natura capire fino in fondo cosa sia una morte violenta. Sto facendo tanta fatica a capire come due esistenze, due anime in mezzo a una vita, possano essere uccise da un momento all’altro dalla persona alla quale volevano il bene che un genitore vuole a un figlio. Sento i loro respiri, i loro desideri e i loro timori, vedo il loro gelato preferito con il loro solito posto sulla terrazza, sento il timbro della loro voce e il loro entusiasmo per la vita, sento la risonanza viva della loro natura. Dove va a finire tutto questo in qualche minuto di asfissia. Dove.
Vedo la mamma e il papà la mattina in salotto fare due giri di valzer e ballare senza saper ballare, un po’ comici e un po’ teneri. E poi li vedo passeggiare ormai all’infinito su una delle loro tante spiagge. I capelli al vento, il sole che picchia ma non troppo, sento la loro serenità rimbombare forte. Voi che mi state incominciando a mancare in un modo devastante. Riposate in pace”.

Dal carcere Benno, tramite l’avvocato Flavio Moccia, si dice sollevato per il ritrovamento del corpo del padre e confida che l’autopsia confermerà la sua versione dei fatti. Ma per l’avvocato Moccia ci sarà un esame ancora più importante: la perizia psichiatrica.

Sul fronte delle indagini, intanto è da registrare la richiesta di archiviazione per Martina, la donna con cui Benno trascorse la notte del 4 gennaio. Indagata per favoreggiamento, era in realtà all’oscuro del duplice omicidio.

Si apprende inoltre che un sensitivo aveva segnalato la presenza del corpo di Peter Neumair a Trento. Lo rivela in un’intervista al Corriere dell’Alto Adige Gianni Ghirardini, zio di Benno e Madè.
No comment dell’Arma, sulle segnalazioni dei sensitivi.

Il ritrovamento del corpo

Il corpo di Peter Neumair ritrovato nell’Adige: il riconoscimento effettuato dall’avvocato della figlia. Il cadavere è affiorato nel fiume all’altezza della ciclabile di Ravina. Il cadavere è stato riconosciuto dall’avvocato che assiste la figlia dell’uomo. Il corpo impigliato tra la vegetazione e alcuni massi è emerso nelle vicinanze del ponte di Ravina. Ad avvistarlo una persona che passeggiava sulla ciclabile con il cane.

L’allarme è stato lanciato intorno a mezzogiorno. Immediato il grande dispiegamento di forze dell’ordine. La zona è stata isolata. Sul posto polizia, scientifica, vigili del fuoco, anche con il nucleo sommozzatori e personale sanitario. L’uomo era scomparso dal 4 gennaio scorso e il suo omicidio insieme a quello della moglie, Laura Perselli, è già stato confessato dal figlio Benno.

Categories: Primo Piano
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