A Expo 2015 un convegno dedicato ad una prospettiva internazionale per la gestione dei parchi
Milano – L’assessore all’ambiente Mauro Gilmozzi, già ai primi di settembre, nell’imminenza del completamento del quadro normativo relativo al Parco dello Stelvio aveva inviato agli assessori competenti della Regione Lombardia, della Provincia autonoma Bolzano, del Canton Grigioni, al presidente del Parco Naziunal Svizer, del Parco Adamello Lombardo, del Parco Alto Garda bresciano e della Riserva della Biosfera Alpi Ledrensi Judicaria, una lettera di proposta per un accordo di programma tra Province, Regioni e Parchi finalizzata a gestire la grande Rete delle aree protette, cuore delle Alpi, che va dall’Engandina al Garda. Questa iniziativa ha sollecitato la discussione e il confronto che è avvenuto ieri in un convegno a Expo 2015 nel padiglione della Regione Lombardia. Anticipando una logica verso prospettive localistiche viste le polemiche derivanti da una frammentazione nella gestione del Parco Nazionale dello Stelvio, l’assessore aveva sottolineato l’importanza di “mantenere una visione ampia e prospettica rispetto alla gestione di una grande area di enorme importanza naturalistica, paesaggistica e culturale che il Parco Nazionale della Stelvio suggerisce viste le connessioni con tutte le altre aree protette (il Parco Nazionale dell’Engadina, il Parco Adamello Lombardo, il Parco Naturale Adamello Brenta, l’estesa area della Riserva della Biostera MaB Alpi ledrensi e Judicarie, il Parco regionale Alto Garda bresciano, la Riserva della Biosfera UNESCO Val Mustair e le tre Reti di Riserve del Sarca, delle Alpi Ledrensi e dell’alto Noce). Avviare una forte cooperazione transfrontaliera sui Parchi, supera una lettura al ribasso delle nuove norme relative al Parco Naturale dello Stelvio – ha detto l’assessore Gilmozzi – ed evita un significativo arretramento in termini di tutela e di valenza complessiva di uno dei Parchi storici italiani”. Nel convegno svoltosi ad Expo, l’assessore ha focalizzato gli obiettivi dell’accordo di programma, fra questi anche quello di assicurare lo sviluppo e la gestione coordinata di importanti progetti in tema di ricerca scientifica, conservazione della natura, gestione di Natura 2000 e della rete ecologica, di comunicazione e valorizzazione
L’idea lanciata dall’assessore Gilmozzi ha trovato consensi anche fra gli assessori omologhi di Lombardia Claudia Maria Terzi, della Provincia di Bolzano Richard Teiner, di Eleonora Frigerio, presidente della Federparchi Lombardia, di Patrizia Rossi, già direttrice del Parco regionale delle Alpi Marittime e di altri esperti di aree protette presenti al convegno di Expo 2015. Il convegno ha messo a fuoco soprattutto le opportunità di questa contiguità di aree protette, una cooperazione territoriale che viene vista come antidoto per superare localismi e divisioni.
Il grande corridoio ecologico che attraversa le Alpi in direzione nord-sud rappresenta una continuità territoriale tra la Pianura Padana e la Svizzera ed è, di fatto, il più vasto sistema di aree protette delle Alpi con oltre 350.000 ettari di territori con molte eccellenze di biodiversità europee. “Un’opportunità di sviluppo sostenibile di grande importanza che potrebbe valorizzare e distinguere i territori rendendoli competitivi anche sul mercato del turismo di qualità – ha detto l’assessore – ricordando come l’ambiente è al centro delle strategie di sviluppo”. L’accordo di programma tra Province, Regioni e Parchi per dar vita ad una Rete di aree protette, cuore verde delle Alpi, dovrebbe avere una durata triennale, rinnovabile alla scadenza. Per quanto riguarda la governance, un modello efficace potrebbe essere quello delle Reti di Riserve della Provincia autonoma di Trento che sta riscuotendo un buon consenso fra gli attori territoriali locali costituendo importanti opportunità di sviluppo. I referenti istituzionali dell’accordo di programma coinvolti sarebbero: Provincia autonoma di Trento, Provincia autonoma di Bolzano, Regione Lombardia, Canton Grigioni, Parco nazionale Engandina, Parco Adamello Lombardo, Parco Naturale Adamello Brenta, la Riserva della Biosfera UNESCO “Alpi Ledrensi e Judicaria” e il Parco Alto Garda bresciano.