Il Consiglio provinciale delle Acli Trentine, approva il seguente documento in relazione alla scandalosa questione dei vitalizi dei consiglieri regionali
Trento – Il Consiglio provinciale aclista esprime una profonda preoccupazione per le conseguenze sul piano sociale che una simile situazione potrebbe provocare in quanto la stessa viene vissuta come una vera e propria provocazione per quanti vivono quotidianamente la morsa della crisi ed i rischi incombenti della povertà.
Mentre si plaude alla decisione di alcuni ex rappresentanti delle istituzioni di rinunciare a parte dei loro vitalizi, le Acli sottolineano la necessità di una iniziativa straordinaria da parte delle istituzioni e delle forze politiche per rimediare ad un provvedimento che ha minato alla radice la credibilità dell’Autonomia e della stessa Politica. Riteniamo infatti che nella fattispecie non sia pertinente appellarsi al concetto di diritti acquisiti.
Il Consiglio provinciale aclista, nelle more di una auspicabile nuova iniziativa legislativa, invita comunque gli ex consiglieri regionali a rinunciare volontariamente agli anticipi già accreditati per convogliarli in un fondo pubblico contro le povertà garantito dalle istituzioni e gestito in collaborazione con le organizzazioni del terzo settore impegnate sul fronte del volontariato sociale.
Oltre ai privilegi della politica è necessario inoltre combattere gli altri privilegi che si annidano nel mondo delle corporazioni e delle professioni ad iniziare dalle retribuzioni dei manager pubblici e privati per arrivare alle pensioni d’oro di tanti funzionari pubblici. Analogamente è necessario combattere il malcostume, diffuso anche in Trentino, di conferire incarichi pubblici a funzionari in pensione a scapito del protagonismo e del diritto al lavoro delle giovani generazioni.