E’ il frutto di una scrupolosa indagine messa a segno in questi mesi dagli uomini della Stazione Carabinieri di Canal San Bovo, guidata dal maresciallo Biagio Ficco, che aveva già scovato il truffatore dei preti, ma anche i ladri di ruspe, senza dimenticare la più nota azione sul territorio – con i colleghi di Imèr – mirata alla lotta contro lo spaccio tra i giovani.
I dettagli dell’ultima indagine emergono da fonti del capoluogo trentino, dove ancora una volta è stata seguita con attenzione l’operazione curata da una piccola Caserma di una vallata periferica.
Da quanto si apprende, proprio in seguito ad alcune segnalazioni partite dal Primiero Vanoi, sarebbe iniziata l’attività investigativa che si è presto diramata in tutto il Nord Italia.
Ben 32 al termine delle ricerche, le truffe scovate, con merce per un valore di 44mila euro. Si è così risaliti a due giovani pugliesi, rispettivamente del 1980 e 1975, che acquistavano prodotti da privati su noti siti di aste online senza pagare i legittimi proprietari.
Al momento del pagamento, truffavano in modo molto astuto gli ignari venditori. In alcuni casi sarebbero riusciti persino ad annullare pagamenti effettuati attraverso carte Postepay.
Si trattava in particolare di pc di fascia alta, bici e accessori auto. I due giovani della zona di Brindisi, sono stati denunciati dai Carabinieri per concorso in truffa.