La "Giornata della memoria" fu istituita nel 2000 dal Parlamento italiano per ricordare tutte le persone, che durante la seconda guerra mondiale, furono deportate nei campi di concentramento.
La scelta del giorno non è casuale. Il 27 gennaio del 1945 venne infatti liberato il campo, tristemente famoso, di Auschwitz. Ogni città si è mobilitata per l'anniversario organizzando incontri, mostre, proiezioni e testimonianze che vanno a coprire non solo la giornata di martedì ma l'intera settimana. Tutto ciò per non dimenticare.
Olocausto e Shoah
Il termine Olocausto (dal greco holos "completo" e kaustos "rogo" come nelle offerte sacrificali) venne introdotto alla fine del XX secolo per riferirsi al tentativo compiuto dalla Germania nazista di sterminare tutti quei gruppi di persone ritenuti "indesiderabili".Il termine si riferiva ai sacrifici che venivano richiesti agli Ebrei dalla Torah: si trattava di sacrifici di animali uccisi e bruciati sull'altare del tempio. Solo in tempi recenti il termine olocausto è stato attribuito a massacri o catastrofi su larga scala.
A causa del significato teologico che la parola porta, molti ebrei trovano inappropriato l'uso di tale termine: viene infatti considerato offensivo pensare che l'uccisione di milioni di ebrei sia stata una "offerta a Dio"; inoltre il popolo ebraico non è stato "tutto bruciato", perché un suo resto è sopravvissuto al genocidio.
La Shoah in Trentino e il treno della memoria
Particolarmente ricco il calendario della Provincia Autonoma di Trento che patrocina e promuove diverse iniziative. Lo spirito che collega le diverse proposte è unitario: è la memoria a rendere liberi e non il lavoro. Da evidenziare la proiezione del film "Nonostante le tenebre: incontro spirituale con Auschwitz" nell'Aula Magna del Museo Tridentino di Scienze naturali alle ore 14, 16, 18, 20.30 organizzato dal Servizio Cultura e Turismo del Comune di Trento e Religion Today Filmfestival.
Per i giovani la Provincia ha inoltre aderito e sostenuto un'iniziativa proposta, da ormai cinque anni, da un'associazione torinese: Il treno della memoria. Questa iniziativa propone un viaggio in treno di cinque giorni verso Cracovia. Tutta l'esperienza dei partecipanti ruota attorno a quattro obiettivi: capire la storia, dare memoria agli eventi, ascoltare le testimonianze degli ormai rari sopravvissuti ed educare all'impegno.
Anche un gruppo di 15 ragazzi del Primiero, sostenuti dal Tavolo delle politiche giovanili, hanno aderito all'iniziativa. I quattro treni della memoria partiranno: il 20 e il 27 gennaio da Torino, il 3 febbraio da Trento e il 10 febbraio da Bari.
A Verona un pezzo dell'olocausto
Originale la scelta del comune di Verona di portare nel centro città un pezzo di Olocausto. In piazza Bra sarà infatti esposto, fino al 29 gennaio, un vagone merci usato dai soldati tedeschi per le deportazioni.
La cerimonia ufficiale di commemorazione si svolgerà invece martedì 27 al palazzo delle Gran Guardia alle ore 9 con la presenza del sindaco Flavio Tosi, il prefetto Francesco Giovannucci, e il Presidente della provincia Elio Mosele. Nel pomeriggio sarà deposta una corona al cimitero Ebraico di via Badile, in commemorazione degli Ebrei che hanno subito la deportazione da Verona.
Eventi a Udine, per non dimenticare
Anche la città friulana ha dato spazio ad una serie di iniziative in ricordo della Shoa. Gli appuntamenti vanno a coprire l'intera settimana e coinvolgono un buon numero di associazioni.
Filo conduttore sarà il tema della scrittura, intesa come patrimonio del ricordo e monito per il futuro. Nella giornata di martedì infatti tutte le biblioteche saranno aperte per una vera e propria maratona di lettura della memoria.
Approfondimenti online