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Addio a Cesare Maestri, il “Ragno delle Dolomiti”

Aveva 91 anni, protagonisti di storiche imprese alpinistiche

NordEst – È morto a 91 anni Cesare Maestri, alpinista, grande scalatore, pioniere del “sesto grado”, soprannominato “il ragno delle Dolomiti”.

“Questa volta Cesare ha firmato il libro di vetta della scalata sulla sua vita. Un abbraccio forte a chi gli ha voluto bene”. Ad annunciarlo è stato il figlio Gian Maestri sulla sua pagina Facebook. Maestri era una leggenda dell’alpinismo, protagonista di alcune imprese storiche, ma è stato anche partigiano, scrittore, maestro di sci. Nella sua carriera ha affrontato 3.500 salite delle quali la maggior parte in solitaria.
Nato a Trento il 2 ottobre 1929, Maestri proveniva da una famiglia di attori. Avrebbe dovuto seguire anche lui quella strada, almeno nelle intenzioni dei suoi genitori, ma la sua passione per la montagna lo spinse a diventare guida alpina. Prima, però, ci fu la guerra: nel 1944, quando aveva appena 14 anni, partecipò al movimento di Liberazione con un gruppo di partigiani comunisti. Dopo il conflitto, Maestri passò due anni a Roma, dove studiò storia dell’arte e militò nelle fila del Pci, poi decise di tornare sulle native alpi e di dedicarsi totalmente alla montagna. Nel 1952 divenne guida alpina, passando prima da Canazei, poi da Andalo e infine a Madonna di Campiglio, dove si trasferì definitivamente nel 1963.
Le prime imprese di Maestri iniziano nel 1951, con la salita in solitaria della via Detassis-Giordani al Croz dell’Altissimo. Quell’anno fu anche il primo a effettuare la discesa in solitaria dalla Paganella. Nel 1952 è in solitaria la via Solleder sul Civetta.
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