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Adotta un’opera: Nabucco di Verdi alla Fenice

Dopo la Prima, di domenica 19 ottobre 2008 trasmessa in diretta da Rai Radio3, saranno sette le repliche in programma:

  • martedì 21 ottobre alle ore 19.00 (turno D1),
  • mercoledì 22 alle ore 19.00 (fuori abbonamento),
  • venerdì 24 alle ore 19.00 (turno E1),
  • sabato 25 alle ore 19.00 (recita riservata a Il Sipario Musicale),
  • domenica 26 alle 15.30 (turno B1),
  • martedì 28 alle 17.00 (turno C1),
  • mercoledì 29 alle 19.00 (fuori abbonamento).

Renato Palumbo dirigerà l'Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice (direttore del Coro Claudio Marino Moretti). Nel cast si alterneranno Alberto Gazale, Piero Terranova e Leo Nucci nel ruolo di Nabucco; Roberto De Biasio e Alessandro Liberatore in quello di Ismaele; Ferruccio Furlanetto, Konstantin Gorny e Michail Ryssov in quello di Zaccaria; Paoletta Marrocu e Alessandra Rezza in quello di Abigaille; Anna Smirnova e Tiziana Carraro in quello di Fenena. Altri interpreti : Francesco Musinu, Luca Casalin, Elisabetta Martorana, Francesca Sassu. L'opera sarà proposta in un nuovo allestimento della Fondazione Teatro La Fenice con regia e scene di Günter Krämer, costumi di Falk Bauer, luci di Guido Petzold.

L'iniziativa Adotta un'opera è stata presentata alla Fenice dal Sovrintendente Giampaolo Vianello, Paolo Costa, Presidente dell'Autorità Portuale di Venezia e Ugo Campaner, Presidente APV Investimenti. Adotta un'opera è progetto riservato alle aziende nell'ambito delle attività di found raising svolte dalla società società Fest – Fenice Servizi Teatrali.

Nabucco

Il librettista Temistocle Solera, già collaboratore di Verdi per Oberto, conte di San Bonifacio e futuro estensore di Attila, attinse dal dramma Nabuchodonosor di Auguste Anicet-Bourgeois e Francis Cornu (Parigi 1836) e dall'omonimo ballo storico di Antonio Cortesi (Teatro alla Scala 1838), che Verdi ha iniziato a lavorare all'opera nel maggio 1841.

Verdi da giovane ricercava precisamente drammi dai contenuti ‘forti' e dalle contrapposizioni nette, semplici e, per l'appunto, ‘melodrammatiche' perché più adatte ad una drammaturgia musicale dalle tinte accese ed intense, concepita per il massimo coinvolgimento emotivo dell'ascoltatore. È possibile inoltre che l'affinità di soggetto con gli esempi di opere ‘corali' rossiniane potesse in qualche modo stimolare Verdi all'emulazione.

Non secondario, per il successo dell'opera, fu anche il cast a disposizione, che comprendeva il più celebre baritono dell'epoca, Giorgio Ronconi, il soprano Giuseppina Strepponi e il basso profondo Prosper Dérivis.

Nabucco è anche un dramma d'individui, che incontra un culmine di rarefatta e raffinata delicatezza d'orchestrazione nella conclusione e un momento d'altissima individuazione drammatica nella delineazione degli alterni stati d'animo che avvincono Nabucco al termine del secondo atto.

Insieme a «Va' pensiero», questi episodi rappresentano i momenti più alti d'una drammaturgia fondamentalmente nuova, fondata sull'idea della resa teatrale da perseguire a qualsiasi costo. Nel nome di quest'idea Nabucco, quel 9 marzo 1842, avrebbe segnato per Verdi il primo completo trionfo di una lunga serie.

Categories: NordEst
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