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Afghanistan, in Trentino Alto Adige sono in arrivo circa 200 profughi. Imprenditori veneti pronti all’accoglienza

A Colle Isarco, frazione del comune di Brennero e a a Riva del Garda le sedi che ospiteranno le persone in fuga da Kabul, dopo i tragici fatti di questi giorni

Trento/Bolzano – Anche in Trentino, in una struttura di accoglienza di Riva del Garda, arriveranno dei profughi afghani nell’ambito del programma di accoglienza e smistamento che sta coordinando il Governo nazionale. La conferma è stata data al presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, dal commissario del Governo, ed è stata sentita anche la sindaca di Riva.

Circa 90 persone saranno accolte nella Base logistica addestrativa Riva del Garda di proprietà dell’esercito dove i profughi osserveranno un periodo di quarantena al termine del quale – queste le indicazioni del Governo – saranno seguiti dal Ministero dell’Interno per tutte le procedure connesse all’accoglienza per asilo politico e per stabilire le future destinazioni.

Si tratta per lo più di nuclei familiari, accompagnati dall’esercito italiano dall’Afghanistan fino a Fiumicino e da lì accolti in strutture dell’esercito in tutta Italia. Il presidente della Provincia a sua volta ha sentito la sindaca di Riva del Garda per assicurare disponibilità e supporto, sul piano logistico ed organizzativo, qualora servissero, stante il fatto che l’operazione è gestita dalle strutture statali.

L’accoglienza in Alto Adige

Ottanta profughi afghani, familiari di collaboratori di aziende italiane e dell’ambasciata italiana, riusciti a fuggire in aereo da Kabul dopo la presa del potere da parte dei talebani, sono in arrivo in Alto Adige dove trascorreranno una quarantena di 10 giorni nella base logistica dell’esercito a Colle Isarco, frazione del comune di Brennero.

Grazie al programma di accompagnamento attivo su tutto il territorio nazionale queste famiglie inizieranno poi un percorso di integrazione nel nostro paese. Nei giorni scorsi, i ministeri competenti del Governo italiano e la dirigenza dell’Esercito si erano messi in contatto col presidente della Provincia Arno Kompatscher e concordato l’accoglienza di alcuni di questi cittadini in Alto Adige, fino al loro inserimento in programmi nazionali di integrazione e accompagnamento.

“In una situazione così eccezionale è naturale che la nostra Provincia dimostri spirito di collaborazione, mettendo a disposizione strutture adeguate attraverso la Protezione civile” ha dichiarato Kompatscher. La decisione è stata preceduta da colloqui col sindaco del Comune di Brennero Martin Alber, informato sin dall’inizio di tutti i passaggi.

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