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Aiuti Impiantisti: via libera dall’Antitrust Ue. Ghezzi: “Serve decreto per erogazione fondi, molte aziende in grave crisi di liquidità”

L’Antitrust Ue ha approvato il regime italiano da 430 milioni di euro per risarcire i gestori degli impianti di risalita per i danni subiti a causa delle chiusure decise dal governo tra il 4 dicembre 2020 e il 30 aprile 2021. La quota destinata agli impiantisti trentini si stima attorno ai 70 milioni di euro

NordEst – Si tratta di rsorse erogate direttamente dal governo nazionale in seguito all’emergenza covid e ale chiusure dei mesi scorsi.

“Un grande successo che premia il lavoro fatto da Anef, Associazione Nazionale Esercenti Funiviari, da gennaio ad oggi a fianco del Governo e in particolare con il Ministro Garavaglia”, sottolinea Valeria Ghezzi, presidente Anef. L’erogazione dei 430 milioni di euro al settore sciistico nazionale è stata possibile grazie un impegno davvero trasversale in Parlamento e alla collaborazione concertata e costruttiva tra gli operatori del comparto e la politica, che ha compreso le enormi difficoltà delle aziende del settore impianti a fune.

“È stato riconosciuto anche dalla Commissione Europea il danno economico alle imprese dalle misure per il contrasto alla pandemia. Ora serve – prosegue Ghezzi – un decreto attuativo che permetta l’erogazione di questi fondi con la massima urgenza, ci sono ormai molte aziende in una grave crisi di liquidità che meritano di essere aiutate e che hanno il diritto di ricevere il giusto indennizzo per il danno subito. Sono risorse indispensabili per permettere agli impianti di procedere con gli investimenti necessari e arrivare così pronti alla prossima stagione invernale, che sarà decisiva per la ripresa delle nostre montagne e di tutte le attività economiche correlate”.

“La notizia che arriva da Bruxelles è positiva – sottolineano l’assessore allo sviluppo economica, ricerca e lavoro Achille Spinelli e l’assessore al turismo Roberto Failoni – ora tocca al governo nazionale mettersi in moto per assegnare gli aiuti agli impiantisti il più celermente possibile. L’economia della montagna, di cui gli impiantisti sono elemento importante, ha sofferto molto a causa della pandemia e merita ora questo tipo di aiuti”.



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