La rassegna cinematografica dedicata alla montagna si concluderà domenica 10 maggio

NordEst – In concomitanza con la ricorrenza del Centenario della Grande Guerra, il Film Festival dedicherà sino al 2018 una serie di approfondimenti sul tema del Primo conflitto mondiale tra cinema, letteratura, fotografia.
Numerosi gli appuntamenti riferiti alla Grande Guerra: proiezioni di film e documentari, incontri letterari, conferenze e mostre.

L’inaugurazione del programma cinematografico, venerdì 1 maggio ore 21.00, avverrà con il film restaurato “Maciste alpino” che narra le gesta dell’eroe forzuto a fianco degli Alpini durante la Grande Guerra. Sabato 2 maggio verrà proiettato anche il docufilm “Vom Krieg zum Frieden. Sulle tracce del sentiero della pace” ed il mediometraggio “Il fronte di fronte” sul Primo conflitto mondiale nella valle del Vanoi.
Martedì 5 maggio è previsto l’incontro “500 km di pace”, con gli sportivi Patton e Simoni.
Numerose anche le presentazioni di libri in programma: domenica 3 maggio verranno presentati la graphic novel “1914. Io mi rifiuto” ed il libro “Sulle tracce della Grande Guerra”.
Giovedì 7 maggio sarà la volta del volume “Le donne e la Prima Guerra Mondiale: tra Cadore, Ampezzo, e Carnia: esili come brezza fra venti di guerra” e sabato 9 maggio quella del libro “La Migliore Gioventù. Vita, trincee e morte degli sportivi italiani nella Grande Guerra”.
Saranno inoltre organizzate visite guidate e dibatti sulla mostra curata dalla Fondazione museo storico del Trentino “La Grande Guerra sul grande schermo”

Per tutta la durata del Festival, al Parco dei Mestieri in via san Giovanni Bosco 1, saranno disponibili in consultazione i libri della collana per ragazzi curata da Accademia della Montagna del Trentino in collaborazione con il Museo storico Italiano della Guerra ed Egon Editore “La Montagna dei ragazzi. Lungo i sentieri della Grande Guerra”.
Dal 1 maggio sino al 7 sarà anche visitabile la mostra fotografica “SoloIlVento. Sulle montagne della Grande Guerra in Trentino” di Alberto Bregani; le immagini sono esposte presso lo Spazio Archeologico Sotterraneo del SAS.