Massima allerta anche a NordEst per la nuova folle iniziativa esplosa in rete, denominata “Blue whale”. Ma a Mestre avvengono anche altri casi molto pericolosi che interessano i giovani
Nordest – La Procura di Udine ha aperto un fascicolo per “istigazione al suicidio a carico di ignoti”.
Balena blu
Si tratta di un sospetto caso di Blue Whale, la sfida delle 50 prove in 50 giorni che istigherebbe gli adolescenti fino al suicidio. La vicenda coinvolgerebbe una ragazzina friulana. Lo si apprende dal Procuratore di Udine, Antonio De Nicolo. Stando agli elementi emersi finora, la minore coinvolta sarebbe ancora nella fase iniziale della sfida, che comincia con la sveglia alle 4 del mattino e la visione di film horror per arrivare fino al suicidio gettandosi dal palazzo più alto della città, dopo le ferite autoinferte con un temperino per tatuarsi una balena sul braccio, da cui il nome di Blue Whale. E’ stato lanciato dai genitori l’allarme sul quale stanno indagando la Procura della Repubblica di Udine e la Polizia Postale. La ragazzina vive in provincia di Udine e ha 13 anni. I genitori hanno notato un tatuaggio, simile a quello del Blue Whale, sul braccio della figlia.
A Mestre 11enni sdraiati in strada e si filmano
L’ultima trovata di un gruppo di giovani veneti, viene raccontata in queste ore sul quotidiano “Gazzettino”, tanto da richiamare l’attenzione nazionale. Un gruppetto di studenti tra gli 11 e i 13 anni che, venerdì pomeriggio – secondo il quotidiano -, all’uscita dalla scuola Ungaretti di Spinea, ha scelto via Rossignago, a due passi dal loro istituto, per sfidarsi a questo folle gioco. Cinque ragazzini, la cartella sulle spalle e lo smartphone tra le mani per riprendere le imprese dei compagni, si sono posizionati alla fine di una curva, costringendo le auto a frenare all’improvviso per non investirli. A turno, uno alla volta, perpendicolari alla carreggiata.