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50° Anniversario Alluvione 1966, Arcipretale gremita a Primiero per l’Arcivescovo Tisi (VIDEO)

Si è tenuta domenica sera a Primiero la solenne celebrazione del Voto in onore della Madonna dell’Aiuto, alla presenza dell’Arcivescovo di Trento Lauro Tisi, che ha partecipato alla processione. Dal 1767 la Madonna dell’Aiuto veglia sulla comunità

Primiero (Trento) – Ricorre quest’anno il 50° anniversario dell’alluvione del 1966 che ha colpito il Primiero e Vanoi causando distruzione, paura e morte. In quei giorni la gente invocò la protezione della Madonna: fu tolta dall’altare e posta a terra con le porte aperta della piccola chiesa in centro a Fiera. Il giorno 8 dicembre 1966 fu portata in arcipretale a Pieve con solenne processione per ringraziare e chiedere protezione. Oggi come ieri si ricorda quel tragico 1966.

La solenne Processione in Onore della Madonna dell’Aiuto – nel 50° anniversario dell’alluvione – alla presenza dell’ Arcivescovo Lauro Tisi, si è tenuta domenica sera a Primiero con i parroci del decanato, gli amministratori locali, le associazioni e moltissimi fedeli.

L’immagine della Madonna dell’Aiuto è stata tolta in questi giorni dall’altare e posta su una portantina: dalla chiesa della Madonna dell’Aiuto di Fiera è stata quindi accompagnata in Arcipretale per la solenne celebrazione. Le campane di tutte le chiese dell’Unità Pastorale di Soprapieve hanno suonato a festa per l’occasione.

Il dono delle chiavi

Quanti desideravano, potevano fare il dono della chiavi della propria casa alla madonna. E’ un segno di fede perché le chiavi non si consegnano ad estranei o a chiunque. E’ far posto a Maria nella nostra vita: condividere le nostre gioie, speranze e lacrime. E’ chiedere che sieda in casa, per stare con noi e farci dono di Gesù. Anche gli sposi di questi giorni hanno compiuto questo segno.

Le foto di quel tragico Novembre 1966

(Archivio/Biblioteca Provincia di Trento)

Fiera di Primiero: la piena del fiume Cismon, affluente del Brenta, il giorno 4 novembre 1966 all’altezza del ponte di Transacqua.
E’ chiaramente visibile l’impetuosa velocità della corrente fluviale.
Fiera di Primiero: veduta dall’alto della confluenza del torrente Canali nel Cismon, ripresa dopo la piena del novembre 1966.
E’ evidente la erronea posizione del ponte di Transacqua, costruito a ridosso di tale confluenza.
Fiera di Primiero: la zona delle Tressane dove il giorno 4 novembre1966, sotto l’impeto delle acque in piena del Cismon, crollarono quattro edifici multipiano e, tra questi, l’edificio della Cassa Mutua di malattia che, solida, aveva sfidato la famosa piena storica del 1882.
Particolare delle mutili arcate del ponte di Ronco, sul torrente Vanoi, della strada provinciale n. 79 del Broccon, crollato a seguito della piena di tale torrente nel pomeriggio del giorno 4 novembre 1966. Poco a monte di tale ponte confluisce nel Vanoi l’impetuoso torrente Rebrut alla cui conoide, spazzata dalle acque del torrente, è da addebitarsi, per gran parte, il crollo del ponte.
Veduta dell’abitato di Mezzano nel Primiero ripresa durante la piena del Cismon del 4 novembre 1966.
In alto è visibile la colata di pietre e fango proveniente dalla Val di Stona, indubbiamente uno degli episodi più vistoso e caratteristico, anche se non cruento, dell’alluvione nel Pimiero.
Mezzano di Primiero: particolare del nucleo abitato, sommerso dalla colata di fango e pietre proveniente dalla Val di Stona.
Comune di Mezzano: emblematica immagine dei lavori di sgombero della colata di fango della Val di Stona.
Particolare degli effetti dell’alluvione del novembre 1966 sui versanti di una strada di montagna nel Primiero.

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