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Alto Adige, l’orso non è pericoloso ma i cittadini lo vogliono cacciare lo stesso

Raccolta di firme a Cortaccia per chiedere l’allontanamento del plantigrado, il responsabile forestale: “Se vede l’uomo scappa”

Bolzano – Dall’autunno scorso vive tranquillo nei boschi della Bassa atesina, ma ora gli abitanti dei paesi che circondano il bosco lo vogliono cacciare perché ne hanno paura.
Oggetto del contendere: un orso di due anni che vive da solo, dopo essere stato avvistato iniseme al fratello alcuni mesi fa, nell’habitat incontaminato delle Dolomiti.
La presenza del plantigrado che quest’inverno non è andato in letargo, preoccupa però gli abitanti della zona. E l’altra sera in una riunione animata a Cortaccia hanno lanciato una raccolta firme per chiedere ai politici della zona di disporre l’allontanamento dell’animale. Non vogliono che lo Yoghi dell’Alto Adige venga ucciso, ma non vogliono nemmeno ‘rischiare’ di incontrarlo andando a raccogliere funghi o che i loro bambini se lo trovino davanti andando a giocare nel bosco.
L’orso però, assicura Heinrich Erhard, direttore dell’ufficio Caccia e pesca e responsabile della Ripartizione Foreste della Provincia, “non è pericoloso. Normalmente se incontra l’uomo si spaventa e scappa. E poi – aggiunge Erhard – adesso la neve è alta e nessuno va a raccogliere funghi o a giocare nel bosco. Certo, ogni tanto fa qualche danno: ieri pare che abbia distrutto un alveare…”. Ma del resto si sa, gli orsi sono golosi di miele. E’ questa la sua colpa?

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