Meloni: “Centrodestra sconfitto, ora riflessione”. Salvini: “Il problema è l’astensionismo”. Renzi: “Clamorosa sconfitta destra sovranista”. Conte: “M5s all’opposizione a Roma, Torino e Trieste”. Gualtieri nuovo sindaco di Roma: “No M5S né lista Calenda in giunta”
NordEst (Adnkronos) – “Una vittoria trionfale. Oltre ogni più rosea aspettativa”. Così, senza metafore, Enrico Letta ‘battezza’ subito il risultato del Pd ai ballottaggi. Il segretario si presenta, senza ombre, a metà pomeriggio al Nazareno come il vincitore delle elezioni. Lo sottolineano gli stessi dirigenti dem, che lo accolgono in sala stampa con un lungo applauso. Tutti schierati, da Orlando a Franceschini, dalle capogruppo ai dirigenti e parlamentari, per una nuova foto del Nazareno con il segretario al centro che di fatto sostituisce quella del 40% alle Europee senza l’allora segretario Matteo Renzi.
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“Abbiamo vinto perché siamo stati uniti”, sottolinea non a caso Letta, che poi indica la formula vincente di quello che molti al Nazareno definiscono come “il cappotto” delle amministrative: “Gli elettori di centrosinistra sono stati più avanti di noi, si sono fusi“. Insomma, unità. Le urne delle città, però, hanno dato altre indicazioni chiave per i dem. “Abbiamo vinto ovunque”, dice Letta citando Varese e Latina simbolicamente. Ma il Pd prende tante altre città, come Cosenza, Caserta, Isernia. Oltre, naturalmente a Roma e Torino.
“Vinciamo comunque, sia dove il centrodestra aveva azzeccato i candidati che dove non li aveva azzeccati”, aggiunge. E vince “con percentuali del 60%, in periferia come nelle metropoli. Il Pd, rafforzato, non è più il partito delle Ztl”, fa ancora notare con soddisfazione il segretario dem.
Al Nazareno, già nel pomeriggio, si fa il calcolo che dopo questi ballottaggi “il centrosinistra governerà nel 70% delle città italiane”. E adesso? Adesso le carte nel mazzo di Letta, che domani rimetterà piede in Parlamento da deputato, crescono ancora di più in vista delle prossime partite politiche.
“Con questo risultato così travolgente avremmo l’interesse ad andare al voto, perché il Pd in Parlamento è sotto rappresentato. Ma io invece dico che questo voto rafforza il governo Draghi e al governo chiediamo di andare avanti”, chiarisce però subito Letta.
Il segretario dem preferisce investire le sue ‘fiches’ sul tavolo del centrosinistra: “Il ruolo del Pd è quello del partito guida e federatore. Non ho dubbi che nei prossimi giorni e settimane lavoreremo per discutere e tenere assieme tutti quelli che sono stati nostri alleati in queste amministrative”. E la destra? “Salvini è stato surreale, la nostra vittoria è senza dubbi. Io spero che non tiri nessuna conclusione e che la linea sia quella della conferenza stampa di Salvini oggi. Per noi sarebbe la cosa migliore…”.