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Ancora profughi nelle località turistiche, Caner: “Così Renzi affossa la principale industria del Veneto”

La situazione diventa di giorno in giorno sempre più ingestibile

 Venezia – “Chi vede le proprie strutture ricettive svuotarsi, i propri negozi, bar, ristoranti e agenzie desolatamente privi di clienti, chi rimane senza un lavoro e uno stipendio, saprà chi ringraziare: il governo di Roma e il suo capo, Renzi, il quale aveva assicurato che nessun profugo sarebbe stato più mandato nelle località turistiche. Falsa promessa! Questa gente continua ad arrivare, creando disagi ovunque e provocando la legittima sollevazione popolare, come è avvenuto a Quinto di Treviso, arrecando per di più un grave danno all’economia dei nostri territori a vocazione turistica, come purtroppo sanno bene gli imprenditori e i lavoratori di Eraclea”.

E’ precisa e diretta l’accusa che l’assessore al turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, rivolge all’inquilino di Palazzo Chigi: “Renzi si era impegnato con il presidente Zaia, che da tempo chiede il blocco totale degli arrivi di immigrati nella nostra regione, di non inviare comunque più queste persone nelle località che sono nel pieno della stagione lavorativa. Parole al vento e la situazione diventa di giorno in giorno sempre più ingestibile”.

“Alla luce di queste operazioni scellerate – prosegue Caner –, rispetto alle quali i cittadini avrebbero il diritto di vedere un maggior impegno da parte dei Prefetti a difesa e tutela dei territori e non una disarmante e pericolosa acquiescenza ai voleri romani, viene da chiedersi che senso ha investire risorse pubbliche e private nella promozione e valorizzazione della nostra offerta turistica, se poi con scelte inconcepibili si allontanano e si fanno scappare turisti, visitatori e clienti, gettando nello sconforto intere comunità a cui vengono demolite le fonti del loro reddito, già tartassato dalle politiche fiscali di uno stato vergognosamente ingordo”.

“Sappiano i cittadini e i sindaci dei territori che stanno subendo questa violenza, perché di violenza si tratta – conclude Caner –, che la Regione e il presidente Zaia continueranno a opporsi in tutti i modi legittimi possibili a una ingiustizia inaccettabile”.

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