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Anef, cresce turismo in montagna: la sfida è destagionalizzare

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La Giornata Mondiale del Turismo si tiene ogni anno il 27 settembre, appuntamento che vuole promuovere il valore sociale, culturale, politico ed economico del turismo e lo sviluppo sostenibile, inclusivo e accessibile


 

NordEst – “Il bilancio estivo è a segno positivo, con risultati ottimi nella maggior parte delle località, anche se la criticità resta il meteo: siamo infatti strettamente correlati alle condizioni meteorologiche. Luglio e agosto sono stati mesi molto soddisfacenti, mentre in alcuni periodi di giugno e settembre abbiamo avuto una riduzione delle presenze a causa del maltempo”. Lo sostiene la presidente dell’Associazione nazionale esercenti funiviari (Anef), Valeria Ghezzi (nella foto), facendo un bilancio di fine estate sull’attività degli impianti di risalita.

“Il lavoro degli impiantisti negli anni ha contribuito a preservare il tessuto socio-economico nelle ‘terre alte’, dove di turismo letteralmente si vive. Una delle più grandi sfide, accolte dagli imprenditori della montagna, è stata quella di destagionalizzare l’offerta”, ha aggiunto Ghezzi. Secondo i dati forniti da Anef, a cui fa capo circa il 90% delle aziende funiviarie italiane, il numero di persone che scelgono la montagna nella bella stagione è cresciuto del 3,5% negli ultimi due anni e stima che il 16% di chi è andato in vacanza in agosto abbia scelto le Alpi o gli Appennini.

“Stiamo dimostrando il nostro impegno a tenere aperto sempre più a lungo, offrendo un prodotto di alta qualità anche nel mese di settembre e, in molte località, anche di ottobre. Ma per una vera svolta servirebbe un cambiamento culturale, un approccio alla montagna coerente con le grandi opportunità presenti anche nel periodo autunnale e quindi orientato ad una vacanza programmata anche nel fuori stagione”, ha aggiunto Ghezzi.

La destagionalizzazione può anche diventare la medicina per curare il cosiddetto “overtourism”. Un fenomeno che tuttavia si concentra in sole 2/3 settimane di agosto. “Di certo sono periodi che bisogna imparare a gestire e soprattutto va posto il tema della convivenza tra la comunità residenti e i turisti. Bisogna lavorare perché questo rapporto sia costruttivo e di reciproco scambio. I residenti devono essere consapevoli che il turismo è economicamente essenziale, chi visita la montagna deve imparare a rispettare le tradizioni e il modo di vivere locali”, ha spiegato ancora Ghezzi.

Oltre a costituire il volano per l’intera economia turistica di montagna gli impiantisti mettono anche a disposizione mezzi per rendere più sostenibile e inclusiva la sua fruizione. “Gli impianti sono una grande risorsa perché propongono un modello di mobilità sostenibile dal punto di vista economico e ambientale. Allo stesso tempo – conclude la presidente – permettono a tutti di raggiungere e vivere l’alta quota e sono quindi un mezzo accessibile e inclusivo”.

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