Nevicate più probabili per le regioni adriatiche, a seguire i versanti tirrenici

NordEst – L’inverno rigido e nevoso potrebbe bussare alle porte dell’Italia già a fine anno prendendo il posto dell’eccezionale anticiclone che ha regalato agli italiani finora temperature superiori alla media di stagione. Secondo gli esperti de il Meteo.it “l’anticiclone sta invecchiando”. Da alcuni giorni, hanno notato i meteorologi, “che inizia a mancare un terreno favorevole alla sua permanenza, soprattutto sulle aree circostanti il suo raggio di azione”. Questo permetterebbe l’entrata dell’aria fredda che potrebbe cominciare ad investire l’Adriatico già dalla notte di Capodanno.

L’alta pressione, ad ogni modo, persiste nei prossimi giorni “sul Mediterraneo centro-occidentale e anche su buona parte dell’Europa centrale. Ai suoi fianchi, tuttavia, sono visibili due azioni che da giorni sono messe in evidenza dai modelli. Una prima è quella a carattere freddo presente sull’Est Europa e che, nelle simulazioni modellistiche, viene ora più accostata l’Italia, altre volte defilata più verso le regioni del Mar Nero ma che, comunque, costituisce una costante minaccia all’anticiclone”, spiega iLMeteo.it.

Quali potranno essere le conseguenze di questo doppio attacco ai fianchi dell’alta pressione e quando potrebbero realizzarsi? “Circa le conseguenze, abbiamo riscontri modellistici tali da ipotizzare un progressivo calo termico iniziale sulle regioni adriatiche – dicono gli esperti-, poi in propagazione a buona parte del territorio; successivamente un possibile innesto di perturbazioni atlantiche”. E nel caso questa linea di tendenza venisse confermata, “in pole-position per un evento nevoso vi sarebbero le regioni adriatiche, a seguire i versanti tirrenici”. Una svolta che potrebbe verificarsi proprio a ridosso del Capodanno, nei primi giorni del mese di gennaio.