Il governo, che aveva dato il via libera agli aumenti, tenta ora di tamponare i rincari

NordEst – Da inizio anno era scattato il via libera all’aumento dei pedaggi autostrali, con rincari medi, per gli automobilisti, del 3,9%, che hanno raggiunto, in certe tratte, punte dell’8%. Lo stesso ministero dei Trasporti, che aveva consentito il rincaro, cerca ora di limitare i danni.
Il titolare del dicastero, Maurizio Lupi, ha fatto sapere che l’esecutivo ha chiesto insistentemente alle concessionarie autostradali di effettuare, da febbraio, dei forti sconti per i pendolari. La proposta di agevolazione è stata così articolata: chi percorre ogni giorno tratte fino a 50 chilometri all’andata e al ritorno per 20 giorni al mese dovrebbe poter usufruire di uno sconto del 20% sul pedaggio. Anche chi percorre le medesime tratte per meno di 20 giorni al mese dovrebbe godere di sconti, anche se inferiori al 20% e in misura proporzionale al numero di giorni di pendolarismo.

Il governo ci ha tenuto, inoltre, a precisare che gli aumenti di inizio anno sono dipesi esclusivamente dall’adeguamento al tasso di inflazione e dalla necessità di recuperare gli investimenti contabilizzati negli ultimi cinque anni; Lupi ha, inoltre, sottolineato, che se non fosse stato per l’intervento dell’esecutivo, l’incremento tariffario sarebbe stato del 4,7%, come previsto in un primo momento, e non del 3,9%.