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Bankitalia, difficoltà di reperimento di lavoratori in Trentino Alto Adige

Intanto, la Cgia di Mestre evidenzia una diminuzione dei depositi bancari a causa di inflazione e aumento dei tassi d’interesse. A Trento un calo del 2%, mentre a Bolzano la flessione è dello 0,5%


Trento/Bolzano –  Banca d’Italia evidenzia difficoltà di reperimento di lavoratori. Nel 2022 sono stati creati circa 5.400 nuovi posti di lavoro nel settore privato non agricolo in Trentino e 5.900 in Alto Adige. L’incremento è in linea con quello registrato nel 2019 ma si registra una maggiore mobilità del mercato del lavoro: rispetto al periodo pre-pandemico sono infatti aumentate sia le attivazioni sia le cessazioni. Alla maggiore domanda di lavoratori si è accompagnato un aumento della quota di imprese che segnalano difficoltà a reperire manodopera.

La difficoltà di trovare manodopera – secondo Banca Italia – è elevata soprattutto nell’industria e nelle costruzioni e ha riguardato prevalentemente il reperimento delle figure intermedie ed elevate, in particolare artigiani e operai specializzati nel settore edile o industriale, addetti alle professioni tecniche e specialisti nelle discipline scientifiche e tecnologiche. Per quanto riguarda invece gli sportelli bancari, il rapporto documenta un ulteriore calo degli sportelli, portandosi a 365 in Trentino e a 329 in Alto Adige. In Alto Adige il tasso medio applicato dalle banche ai nuovi prestiti per finalità di investimento ha raggiunto il 4,3% nel primo trimestre del 2023 (dallo 0,9% degli ultimi tre mesi del 2021), valore simile a quello rilevato in provincia di Trento. La crescita ha interessato anche i finanziamenti per esigenze di liquidità il cui tasso medio si è portato al 5,0% a marzo 2023 (dal 2,6% di fine 2021), 0,6 punti percentuali rispetto al Trentino.

Nel 2022 la crescita dell’attività economica nella provincia di Bolzano è proseguita, seppure a un ritmo inferiore a quello del 2021. In base all’indicatore trimestrale dell’economia regionale elaborato dalla Banca d’Italia la crescita annuale in valori reali del PIL in Alto Adige sarebbe stata prossima al 4%. Dalla metà del 2021 si è registrato un forte aumento dei prezzi al consumo. Lo scorso dicembre nella provincia di Bolzano l’inflazione sui dodici mesi si è attestata al 12,5%, valore superiore di 0,9 punti percentuali alla media nazionale.

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