Ad ottobre, solamente 2 Paesi su 18 hanno avuto un’inflazione superiore all’1%
NordEst – Ad oggi, da parte di Bankitalia, risulta in materia l’allarme più grave: Salvatore Rossi, direttore generale dell’istituto, intervenendo ad un convegno all’Università di Verona, ha detto senza mezzi termini che la zona euro è sull’orlo della deflazione. Ricordando che, ad ottobre, solamente 2 Paesi su 18 hanno superato l’1 per cento di inflazione, ha descritto gli effetti pratici delle dinamiche deflattive: i tassi di interesse reali salgono, scoraggiando gli investitori; il deleveraging (riduzione del livello di indebitamento delle istituzioni finanziarie) nei Paesi con elevato debito pubblico o privato viene ostacolato; frena il riaggiustamento dei prezzi relativi tra i paesi dell’area; quest’ultimo fattore, in particolare, impedisce il recupero di competitività e l’eliminazione degli squilibri esistenti tra i vari Paesi della divisa unica.
Tali profonde differenze – che Rossi ha definito un “mostro dormiente” – sono state risvegliate dallacrisi dei debiti sovrani. Riferendosi, infine, alla moneta unica, si è detto convito che “il problema vero stia nell’essere l’euro una moneta senza Stato”, circostanza che, se si aggiunge l’assenza di un’autorità fiscale unica, induce il timore in alcuni di “una redistribuzione occulta tra paesi”, non decisa dalle istituzioni politiche ma legittimata dal bilancio dell’Eurozona.