Misure prese per consolidare la crescita, ancora fragile e incerta, e per contrastare l’avanzata del super euro
NordEst – Tutto, alla fine, è proceduto come da copione; ciò non significa, tuttavia, che le strategie assunte non siano del tutto fuori dall’ordinario. La Bce ha deciso di tagliare i tassi al minimo storico dello 0,15 per cento e di portare, per la prima volta nella storia, i tassi sui depositi in negativo, tagliandoli di dieci punti e fissandoli, quindi, al -0,1 per cento. Il tasso sui prestiti marginali, invece, è stato tagliato di 35 punti base e condotto allo 0,40 per cento.
Tali misure sono state decise, come annunciato nei giorni scorsi, per consolidare la crescita, fragile e incerta, e per contrastare l’avanzata del super euro, con annesse inflazione ai minimi storici e deflazione incombente. In quest’ottica, Draghi ha altresì annunciato nuove aste Ltro a 4 anni, una proroga delle attuali condizioni estremamente vantaggiose delle aste regolari di rifinanziamento e un’accelerazione sul piano di acquisto diretto di Abs.
E’ stato deciso, infine, di annullare l’operazione di sterilizzazione dei titoli acquistati con il programma Smp. Questo dovrebbe comportare un’immissione di 160 miliardi di euro di liquidità nel sistema.