Tappezzata nella notte tutta la zona dell’Alpago: dai cartelli dei 5 comuni, alle macellerie ai pascoli dove viene allevato l’agnello alpagoto.
“Anche quest’anno – si legge in un comunicato diffuso dagli animalisti – la Pasqua, festa della primavera e della rinascita, per oltre 600 mila agnelli (solo in Italia) sarà una Pasqua di morte. Una tradizione arcaica risalente all’epoca pastorale, diventata ormai una moda feroce, induce a "festeggiare" mangiando carne di agnello”.
“Se l’immagine dell’agnellino sgozzato è particolarmente macabra – continua il comunicato -, ricordiamo che tutti gli animali che vengono mangiati sono esseri viventi che ugualmente soffrono, provano angoscia paura e dolore. Noi siamo contro la strage degli agnelli a Pasqua, così come siamo contro la strage che viene perpetrata durante tutto l’anno su qualsiasi altra specie animale”.