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Belluno, critica la situazione delle strade provinciali

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Bottacin: “Sconcerto per il totale abbandono in cui ci ha lasciato il governo”

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Belluno – “Ogni cittadino veneto ha un residuo fiscale nei confronti dello Stato: si tratta di 4000 euro procapite. Ciò significa che lo Stato sottrae ogni anno al territorio bellunese 800 milioni di euro che non tornano indietro. È scandaloso che la gestione delle strade sia a rischio perché lo Stato ha tagliato alla Provincia ulteriori 24 milioni di euro”.

E’ secco ed esplicito l’assessore regionale alla specificità di Belluno Gianpaolo Bottacin nell’evidenziare “le responsabilità per la situazione incresciosa che stiamo vivendo in queste ore. Abbiamo sperato fino all’ultimo che il governo battesse un colpo, ma al momento il silenzio è assordante e se continuerà così tra una settimana il bellunese rischia l’isolamento”.

“Al di là delle differenti posizioni politiche che ci contraddistinguono dall’amministrazione provinciale, a cui imputo l’eccessiva prudenza per come ha finora trattato il tema per non polemizzare con un governo amico – aggiunge – in questo momento non possiamo non essere al fianco di Palazzo Piloni nel denunciare il grande disagio che vivrebbe il territorio se fosse messa a rischio la viabilità e ci dichiariamo finora pronti, confidando anche nell’intermediazione della prefettura, ad organizzare tutte le azioni possibili per dare la sveglia al governo”.

“In questa partita – è l’appello di Bottacin anche ai sindaci – stringiamoci tutti in un solo coro per significare a chi di dovere che la montagna, con le sue bellezze ma soprattutto con tutte le sue intrinseche difficoltà, è di chi la vive trecentosessantacinque giorni all’anno, non di qualche ministro che pensa che la nostra montagna serva solo per trascorrervi alcuni giorni di vacanza e quindi non conosce, o finge di non conoscere, tutto ciò che serve per farla sopravvivere. E’ sconcertante, a fronte degli 800 milioni che versiamo a Roma e non tornano indietro, essere qui ad elemosinare al governo ciò che ci è dovuto”.

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