Il colombiano vince la corsa rosa davanti a uno splendido Damiano Caruso
NordEst – Nell’ultima tappa, una cronometro individuale di 30.3 km con partenza da Senago e arrivo in Piazza Duomo a Milano, si è imposto Filippo Ganna. “La maglia rosa è speciale, il Giro è la corsa più bella nel paese più bello. E vincere così mi lascia senza parole”. Sono le prime parole di Egan Bernal, fresco vincitore del Giro d’Italia. “È ancora difficile credere quello che sta succedendo. Ho appena vinto il Giro, non ho parole. Dentro ho tante emozioni, dopo quello che è successo in questi due anni, ho superato i problemi vincendo il mio primo Giro – ha aggiunto il colombiano a Rai Sport -. Ho vinto dando spettacolo? Questo Giro non lo potrò dimenticare per tante cose, dalla prima tappa che ho vinto, facendo scatti, prendendo abbuoni e facendo sprint anche in pianura. Questo sono io, è il ciclismo che mi piace. Ho trovato quella libertà per poter correre come mi piace, vincere così è speciale”.
Caruso, mai avrei pensato di chiudere secondo – “Sono state le mie tre settimane. Incredibile quello che sto provando, dopo quello successo in tre settimane piene di emozioni, è stato un mix incredibile. Oggi mi ritrovo qui, al secondo posto, chi l’avrebbe mai pensato. È qualcosa di incredibile”. Lo ha detto Damiano Caruso dopo aver chiusto al secondo posto il Giro d’Italia, intervistato da Rai Sport dopo l’ultima tappa a Milano. “La crono l’ho fatta forte perché è sempre meglio farla in maniera concentrata ma senza prendere rischi. Me la sono goduta nell’ultimo chilometro. Se sono qui è anche merito della mia famiglia”.
Ganna, oggi abbiamo battuto anche la sfortuna – “C’è stato un avvicinamento duro e diverso. Oggi siamo riusciti a battere anche la sfortuna, si è messa anche quella di mezzo. Abbiamo comunque portato a casa un bellissimo risultato”. Lo ha detto Filippo Ganna, vincitore dell’ultima tappa del Giro d’Italia, che aveva forato lungo il percorso riuscendo comunque a prevalere nella crono. “Bernal ha concluso qualcosa di stupendo, creato in tre settimane – ha aggiunto il corridore piemontese – intervistato da Rai Sport -. L’anno scorso ero arrivato a Milano dicendo di non essere stanco, quest’anno non lo posso dire perché abbiamo lavorato tanto per Egan per tenerlo fuori dai pericoli. È stata una vittoria di squadra e del gruppo, grazie a lui che ha finalizzato tutto al meglio”. “Ora momento di riposo, poi comincerà periodo di altura per recuperare. Poi speriamo di vederci a Tokyo con stesse gambe e stessa mentalità di adesso”, ha concluso Ganna..