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Beve bibita e si ustiona

La ragazzina si è presentata al Pronto Soccorso dell'ospedale di Montebelluna (Treviso) accusando forti dolori addominali e ha spiegato ai medici che poco prima aveva sorseggiato una bevanda al limone, da una bottiglia acquistata in un supermercato.

Ad un primo esame si sono evidenziate lesioni diffuse alla bocca della giovane: altre ne sono state rilevate, attraverso una gastroscopia, all'esofago ed allo stomaco. La ragazza è stata quindi trasferita in elicottero alla Clinica chirurgica prima di Padova, Centro Gallucci, specializzato in chirurgia dell'esofago.

Le sue condizioni sono giudicate gravi ma in miglioramento tanto che i medici escludono che la giovane possa essere in pericolo di vita: la prognosi resta comunque riservata. Il fatto è accaduto lunedì sera e sul caso indaga la Procura di Treviso che ha aperto una inchiesta: a seguire la vicenda i Carabinieri di Montebelluna e il Nas di Treviso.

I casi di Acquabomber  

Gli ultimi casi di colpi attribuibili al cosiddetto Acquabomber, che contaminava bottiglie d'acqua, sono stati segnalati nel 2006: la bottiglia dalla quale ha bevuto la ragazza, ad un primo esame, non avrebbe rivelato fori attraverso i quali si sarebbe potuta introdurre, come già successo, mediante una siringa, sostanze tossiche come ammoniaca o cloro; sul contenuto si attendono gli esami dell'Arpav.

Categories: NordEst
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